Universitari in rivolta per l'impennata della tassa universitaria per il diritto allo studio: sit-in con striscioni questa mattina davanti alla Regione in viale Trento, anche per ottenere un incontro con il governatore Francesco Pigliaru e l'assessore dell'Istruzione, Claudia Firino. Nel mirino l'ultimo provvedimento con l'aumento della tassa di 80 euro.
"Facile prevedere – ha spiegato Luca Santus, coordinatore Unica 2.0 e nel senato accademico – un calo di iscrizioni o un incremento di abbandoni". Non solo, però, la tassa che cresce, la protesta riguarda anche borse di studio, fitto casa, assegno di merito, casa dello studente. "E' ora – protestano gli universitari – che la Giunta regionale si impegni per garantire il diritto allo studio, seriamente, assicurando i fondi per il 100% degli idonei beneficiari e con importi adeguati". Vi sono costi sempre più alti, denunciano gli studenti, anche per stare a Cagliari, per questo ritorna la questione della casa dello studente. "Ora – spiegano – sono obsolete, mal collegate rispetto ai poli dell'ateneo, insufficienti qualitativamente e quantitativamente. A fronte dei circa 15.000 studenti fuori sede, la città offre a disposizione meno di 900 posti letto.
Vogliamo serie politiche di investimento per il miglioramento delle attuali sedi, per la ristrutturazione di tutti gli edifici che possono essere trasformati in case dello studente, per alzare il rapporto fra posti-letto messi a disposizione e studenti fuori sede".
Firino. Regione vicina agli universitari: niente da fare per l'impennata sulla tassa per il diritto allo studio legata all'applicazione di un decreto legislativo nazionale, ma massimo impegno per facilitare la vita di chi studia. È il messaggio lanciato dal presidente Francesco Pigliaru e dall'assessore della Cultura Claudia Firino agli studenti ricevuti dopo il sit-in di protesta di questa mattina davanti alla Regione.
Gli universitari contestavano non solo l'aumento di 80 euro sulla tassa per il diritto allo studio, ma anche la carenza di borse di studio e alloggi. "Credo che gli studenti abbiano capito – ha detto l'assessore – che è nostra intenzione tracciare un cambio di rotta sul diritto allo studio, come abbiamo d'altronde già dimostrato con gli interventi nel 2014 che hanno aggiunto 2 milioni di euro per le borse di studio. Non possiamo e non vogliamo perdere neanche uno studente. Al contrario, è preciso interesse di questa Giunta incrementare il numero dei laureati".
Regione in campo. "Stiamo lavorando – ha spiegato Firino – per realizzare un intervento composito e complessivo, che guarda con attenzione alla residenzialità, non solo per la manutenzione e la soluzione delle tante situazioni difficili delle Case dello Studente ma anche per sperimentare nuove forme di alloggio che si combinino con gli strumenti più avanzati dell'housing sociale e con la residenzialità non studentesca, prendendo anche dalle migliori pratiche sperimentate in Europa"