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Ciak, cercansi soldi per girare: l'associazione Moviementu, in rappresentanza di attori, registi, produttori, sceneggiatori, denuncia che i bandi previsti per il settore cine-audiovisivo sono rimasti lettera morta. E che è stata persa la possibilità di spendere i 960 mila euro che, a fronte dei 2,9 mln di euro previsti in partenza, erano sopravvissuti ai tagli. Regione nel mirino: "Da questo momento – ha annunciato la presidente Antonia Iaccarino – siamo in mobilitazione: prioritario è il coinvolgimento di tutto il settore". Previste varie iniziative.
Il quartier generale della protesta sarà lo spazio Mem della Cineteca Sarda in via Mameli a Cagliari. Già inviata al presidente Francesco Pigliaru una lettera aperta. "Per noi il grosso paradosso – ha spiegato Marco Benoni, socio di Moviementu – è che prima c'erano le risorse: 2,9 mln. Poi si è passati, con i primi tagli, a una disponibilità di 1,4 mln, infine a 960 mila euro con la promessa di una vera pianificazione dal 2015. Per noi, tirando le somme, non si è fatto nulla per il cinema nel 2014: sarebbe bastata un po' di attenzione per spendere quei pochi soldi". Per Benoni non si tratta di stanziamenti a fondo perduto, e l'esempio è sempre quello, la Puglia: "Sui soldi investiti nella Film Commission ci sono stati delle ingenti ricadute". Come dire, la cultura è anche economia, sviluppo e lavoro. "Con la legge cinema – ha sottolineato il regista Bonifacio Angius – ci sono stati risultati: film realizzati e tante persone che in Sardegna hanno imparato un mestiere. Io ho fatto il film con il 90% della troupe sarda. Ora tutta questa gente che ha imparato una professione che cosa deve fare? Andare via?"