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Ultraottantenni giornalisti e conduttori di un format tv, un centro studi e ricerche sull'alimentazione dei centenari. Questo e molto altro sono alcune delle attività inserite all'interno della "Scuola di formazione dei promotori della longevità e dell'invecchiamento attivo di successo". Nasce in Sardegna, regione di ultracentenari, ed è la prima a livello mondiale. I corsi partiranno a gennaio e sono ancora aperte le iscrizioni. La struttura é stata inaugurata oggi ad Assemini, presso la sede dell'Istituto formazione al lavoro (Ifal). Gli obiettivi della scuola sono la formazione di figure professionali e iniziative che vedono al centro delle attività didattiche, gli anziani. Frutto della partnership tra l'associazione Medicina Sociale e la Comunità Mondiale della Longevità, si avvale del contributo di docenti e ricercatori universitari, professionisti ed associazioni. "E' la prima iniziativa di questo tipo a livello mondiale – ha detto il presidente della Comunità Mondiale della Longevità, Roberto Pili – Alla luce dei dati sull'invecchiamento la scuola offre sia a chi già opera nei molteplici settori che si confrontano con l'invecchiamento della popolazione, sia a chi intende farne motivo di occupazione, un'ulteriore competenza in termini di promozione di prassi e stili di vita salutogenici".
Nel corso dell'inaugurazione sono stati illustrati gli obiettivi della scuola e presentati i più recenti dati sui trend demografici, rapportati alla spesa socio-assistenziale.
Oltre a Roberto Pili, sono intervenuti Patrizio Saba, direttore dell'Ifal, Paolo Putzu, presidente dell'Associazione Geros, Andrea Loviselli, presidente di Scienze motorie dell'Università di Cagliari, Mauro Piria, della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa, Donatella Petretto dell'Università di Cagliari, e Giancarlo Manca, dell'Accademia di discipline orientali di Cagliari. "Teulada, Villasor, Ussana e Assemini hanno formato la catena dei Comuni della longevitá – ha concluso Pili – Questo gruppo porterà avanti studi sulle condizioni di vita e salute degli 'oldest old'".