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Abbastanza attenti alle cinture, anche se c'e ancora un 2% che non lo fa. Ma non ai passeggeri, e il 32% non conosce la normativa per il trasposto dei bambini.
Mentre solo un automobilista su quattro impone l'utilizzo delle cinture anche nei sedili posteriori. Sono alcuni dei risultati di un sondaggio condotto dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazione auto online. Il giudizio, a otto anni dall'obbligo delle cinture posteriori e dal più che ventennale obbligo delle cinture, ė buono. E Cagliari è al terzo posto dopo Verona e Milano nella classifica dei più attenti. Quando si trasportano passeggeri, però, la situazione cambia: solo il 25% dei guidatori cagliaritani si accerta che anche i compagni di viaggio seduti nel retro allaccino le cinture. Il 75% degli intervistati non presta attenzione a questa pratica lasciando libera scelta ai passeggeri adulti (47%) o perché convinti che l'uso delle cinture non sia fondamentale per i sedili posteriori (2%). E i bambini? Il 68% degli automobilisti conosce le regole, gli altri brancolano nel buio. Tra coloro che ammettono di non essere informati un 11% afferma di volersi documentare e un 6% dichiara invece di non conoscere la normativa e che il proprio intuito e la propria guida sono sufficienti a salvaguardare la sicurezza dei piccoli passeggeri. Un 15% si dichiara infine disinformato in quanto non ha mai trasportato bambini nella propria auto.