meridiana-smith-and-ldquo-per-salvare-l-and-rsquo-azienda-decisioni-difficili-in-tempi-rapidi-and-rdquo

"Meridiana è in una situazione molto difficile, sia per quanto riguarda il contesto di mercato, sia rispetto all'attuale debolezza della società. Se l'azionista non fosse stato così disponibile fino ad oggi, quest'azienda avrebbe già cessato la propria attività". Non lasciano spazio all'immaginazione le parole pronunciate oggi davanti alle organizzazioni sindacali da Colin Smith, nominato recentemente Board Advisor e braccio destro del nuovo amministratore delegato di Meridiana fly, Richard W. Creagh.
Prima dell'avvio del tavolo tecnico sugli esuberi ancora in corso a Olbia, Smith ha voluto incontrare i sindacati per un breve messaggio del nuovo management insediatosi lo scorso 18 novembre dopo l'uscita di Roberto Scaramella. "E' evidente che è necessario apportare molto velocemente cambiamenti significativi", ha subito chiarito il più stretto collaboratore di Creagh. "Operiamo in un mercato debole in cui la concorrenza è spietata – ha spiegato – Meridiana deve confrontarsi con vettori che hanno un grado molto elevato di flessibilità e, naturalmente, una struttura di costo molto inferiore. Per avere successo dobbiamo ridurre i costi, aumentare la flessibilità, ma soprattutto prendere rapidamente delle decisioni difficili.
Questo crediamo sia l'unico modo per contrastare in maniera vincente le condizioni avverse in cui si trova la compagnia".
Riferendosi al passaggio non certo indolore che porterà a breve ai licenziamenti, Smith si è detto consapevole – e con lui l'Ad – che queste decisioni hanno un impatto sociale immediato, ma si è detto altrettanto convinto che solo la sopravvivenza della compagnia aerea potrà garantire il lavoro nel futuro prossimo. Di qui l'auspicio che le energie al tavolo sindacale siano spese per contribuire a dotare Meridiana della massima flessibilità. "Nel corso dei prossimi dodici mesi il nostro obiettivo – ha assicurato il manager – è quello di invertire la tendenza e realizzare il desiderio dell'azionista: che Meridiana torni ad essere una compagnia autosufficiente".