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I lavoratori Meridiana occupano il terminal partenza dell'aeroporto Costa Smeralda. Circa 500 i manifestanti, fra sindacati e dipendenti, che questa mattina si sono dati appuntamento alle 10 per un'assemblea prima davanti alla palazzina della Compagnia a Olbia e poi sono entrati nell'aerostazione per una occupazione pacifica, alcuni sono anche accompagnati dai figli. La protesta è scattata dopo che nei giorni scorsi l'Azienda ha avviato le procedure di mobilità per oltre 1.600 dipendenti.

"Le assemblee sindacali sono un diritto dei lavoratori, e devono esser svolte in condizioni di dignità, la Compagnia ha detto di non avere spazi disponibili e ci ha assegnato il parcheggio, quindi noi occupiamo le aree interne", così ha spiegato Franco Minaco, segretario Filt Cgil provinciale, per la decisione presa dai dipendenti Meridiana di entrare nell'aerostazione.

L'assemblea dei lavoratori si è sciolta a mezzogiorno, con i dipendenti che, in maniera unanime, hanno dato mandato ai sindacati di proseguire nella strada dell'unità e per dire no agli oltre 1.600 licenziamenti. Durante l'occupazione del terminal di Olbia non vi è stato alcun disordine né ritardi fra i voli schedulati.

"Ci si salva tutti o nessuno", è il chiaro messaggio che lavoratori e sindacati oggi hanno lanciato da Olbia, durante l'assemblea svoltasi all'interno del terminal partenze dell'aeroporto Costa Smeralda.

"L'Azienda alla fine dei 75 giorni, dopo la mobilità, cercherà di raggiungere un accordo con qualche suo amico", ha detto Mauro Rossi della Filt-Cgil nazionale, riferendosi al gruppo Uil-Ampav-Apac-Avia, unici assenti alla manifestazione, "passando dai 1.600 licenziamenti ai 1.300. Noi ci opporremo.

Non siamo disposti a fare alcuna trattativa privata sui numeri, ci si deve salvare tutti insieme". I sindacalisti hanno parlato al megafono, davanti a numerosi passeggeri in fila al check-in che hanno dato anche loro il sostegno ai lavoratori. L'assemblea di questa mattina è stata organizzata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl, Cobas, Usb, Api. "Quello che noi chiediamo è che da giugno 2015 venga ridiscussa la cassa integrazione per tutti i lavoratori, con l'intento di tenerli all'interno del perimetro aziendale; nel frattempo confidiamo nell'impegno del ministro Lupi affinché attivi una interlocuzione con la compagnia per farsi chiarire il piano industriale, così che si faccia nei prossimi due anni quello che non è stato fatto sino ad oggi" ha detto Mirko Idili, della Cisl provinciale, "perché la cassa integrazione, a differenza di ora, deve esser funzionale alla riprese della compagnia e del settore aereo".

Da oggi sono in programma vari appuntamenti decisivi per le sorti dei circa 1.600 lavoratori dei quali la società ha annunciato il licenziamento: questo pomeriggio dipendenti e sindacati si son dati appuntamento al Consiglio Comunale di Olbia, convocato per le 15:30 nell'aula di Poltu Cuadu, alla quale prenderanno parte anche il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e per la compagnia aerea sarà presente Marco Rigotti. Domani, invece, incontro a Roma al ministero del Lavoro per un tavolo istituzionale con i ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, la Regione, i Sindacati e Meridiana.

Pigliaru. Il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru si sta organizzando per poter partecipare domani pomeriggio a Roma al tavolo interministeriale sugli esuberi di Meridiana al quale, per il momento, è confermata la presenza dell'assessore dei Trasporti Massimo Deiana.

Incalzato dall'opposizione di Forza Italia a "metterci la faccia" insieme a Renzi, il presidente ribadisce l'impegno della Regione ad essere protagonista "in prima persona" agli incontri nazionali per "difendere i diritti dei lavoratori e cercare soluzioni insieme". "Faremo per Meridiana quello che stiamo facendo con altre importanti vertenze nel settore industriale, che senza il nostro intervento sarebbero partite già perse", osserva Pigliaru.

"Sappiamo bene che ogni crisi è diversa – aggiunge – sono tutte situazioni complesse, stiamo affrontando ognuna nelle sue specificità e ancora una volta siamo pronti a fare la nostra parte nel rispetto dei ruoli che ognuno si deve assumere. Per prima cosa lavoreremo per capire a fondo le cause dell'attuale crisi e studiare tutte le possibili soluzioni, inclusa, se lo si riterrà necessario, l'individuazione di partnership internazionali. E per ognuna delle azioni che porteremo avanti – conferma il governatore – l'impegno della presidenza e della Giunta sarà pieno e costante".

Consiglio comunale "aperto". Tutti al capezzale di Meridiana. Almeno 200 persone tra sindaci del territorio, assessori regionali, parlamentari, sindacati e lavoratori con famiglie al seguito, stanno partecipando al Consiglio comunale "aperto" convocato a Olbia dal primo cittadino Gianni Giovannelli per dire no agli oltre 1.600 licenziamenti annunciati dalla compagnia aerea con l'avvio delle procedure di messa in mobilità.

In attesa del primo confronto domani a Roma al tavolo interministeriale, dalla Gallura arriva forte il messaggio di salvaguardare tutti i posti di lavoro perchè la Sardegna, già sfiancata dalla crisi, non può permettersi un'ulteriore emorragia di personale. Il Pd con il deputato Giampiero Scanu spinge per la concessione di altri due anni di cassa integrazione e chiede il ritorno "alla legalità", tra gli applausi dei lavoratori che affollano la sala di Poltu Cuado.

"Una procedura, la cig – spiega il parlamentare gallurese – che consentirebbe di raffreddare la vertenza per cercare nel frattempo possibili soluzioni con l'azionista". La compagnia è rappresentata nell'aula comunale dal presidente Marco Rigotti, che è arrivato poco prima delle 18 e che interverrà solo dopo aver ascoltato i sindacati.

In prima fila la Regione con gli assessori ai Trasporti e al Turismo, Massimo Deiana e Francesco Morandi, e il Consiglio con il presidente Gianfranco Ganau. L'amministrazione Pigliaru guarda con attenzione all'ingresso di nuovi soci in Meridiana.

"Siamo pronti – annuncia Deiana – a facilitare percorsi di individuazione di partner internazionali che rafforzino la presenza di Meridiana in Sardegna, garantendo l'occupazione in questa grande azienda del settore". Assessori concordi nel chiedere "il mantenimento di tutti i lavoratori all'interno del perimetro aziendale" con l'impegno, sottolinea Morandi, "a favorire con la massima flessibilità tutte le necessarie forme di sostegno a contratti di solidarietà". "In ogni caso – chiarisce Deiana – insieme al Governo ci impegneremo a trovare, sulla scorta di quanto previsto per Alitalia, le più estese e favorevoli misure di tutela di quei lavoratori che malauguratamente dovessero essere estromessi dall'azienza. 

Aga Khan. "L'Aga Khan ha fatto e sta facendo degli sforzi straordinari per sostenere in vita Meridiana, avendo investito 350 milioni di euro negli ultimi quattro anni.

Ma questi sforzi non sono interminabili e il futuro dell'azienda può essere assicurato solo attraverso il suo ritorno a un equilibrio economico". Lo ha detto il presidente della compagnia Marco Rigotti in Consiglio comunale a Olbia, addebitando la crisi alla concorrenza sleale dei low cost. Nessuna apertura ai lavoratori: impossibile la proroga della cig.