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Doccia fredda per i lavoratori sardi e siciliani della Keller Elettromeccanica nonostante il via libera concesso questa mattina dai giudici del tribunale fallimentare di Cagliari per un mese di amministrazione straordinaria. Tutti i dipendenti infatti, i 287 dello stabilimento di Villacidro (Medio Campidano) e i 170 di quello secondario di Carini (Palermo), rimangono giuridicamente licenziati a far data da oggi.
E' quanto emerge dalla lettura del dispositivo di 28 pagine sulla concessione dell'amministrazione straordinaria depositato nella cancelleria del tribunale del capoluogo sardo. I lavoratori saranno riassunti qualora riprendesse l'attività nelle due fabbriche. Il commissario nominato oggi dai giudici, l'avvocato Nicola Maione, dovrà valutare nel suo mese di mandato la solidità delle offerte di acquisto già pervenute per rilevare la Keller e la possibilità concreta di un rilancio produttivo dell'azienda. Sarà poi il commissario effettivo che subentrerà a Maione, a prendere in carico il fascicolo avviando le trattative di vendita: avrà a disposizione un anno e mezzo per perfezionare l'accordo. In questo lasso di tempo, i lavoratori potranno contare su 12 mesi di cig straordinaria, più altri eventuali sei. 

“I licenziamenti sono stati intimati dai liquidatori prima del provvedimento del giudice”, precisa Giovanni Dore, legale dei sindacati, “il quale, a scanso di equivoci, ha precisato che rimanevano efficaci. Ha inoltre disposto che fino alla presentazione della relazione (che di fatto aprirà o chiuderà la procedura di amministrazione straordinaria) eventuali atti di straordinaria amministrazione (compresa la revoca di licenziamenti o simili) vanni motivati e autorizzati. Ma se il piano supera il passaggio dei 30 giorni si riaprono importanti prospettive anche per i lavoratori”.