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Ha retto solo poche ore l'ennesima riparazione della condotta idrica di Sedilo. Neanche il tempo di far arrivare qualche goccia nei rubinetti delle case, asciutti ormai da cinque giorni.
Stamattina, quindi, sono entrate di nuovo in azione le autobotti della Protezione civile e dei vigili del Fuoco. Oggi, però, potrebbe essere la giornata della svolta. Secondo quanto riferisce il sindaco di Sedilo, Umberto Cocco, Abbanoa ha infatti deciso di non intervenire più sul tratto di condotta interessato dalle falle – poco più di 150 metri di tubi di cemento amianto ormai completamente marci – e di provare invece a bypassarli con una condotta provvisoria in polietilene. Gli acquedotti del Comune di Sedilo, sono "di carta velina", ora "i vizi di costruzione presentano il conto". Il gestore unico del servizio idrico nell'isola interviene con una nota sull'emergenza acqua nel Comune dell'Oristanese, spiegando che i danni "sono molto gravi e hanno origini lontane: un intero tratto di condotta rischia di collassare". Abbanoa rivela che dagli scavi in corso per le le riparazioni "si è scoperto che, quando vennero posate le condotte, attorno non si fece un ripristino in sabbia, come previsto in questi casi, ma venne reinterrata con terra e massi addossati alla tubazione stessa. Ciò comporta una notevole pressione e peso sull'acquedotto con il conseguente collassamento di interi tratti ormai usurati da tempo".
Abbanoa ha provveduto finora a completare cinque riparazione con "squadre a lavoro notte e giorno" e "sta garantendo il massimo degli sforzi per risolvere il problema dell'approvvigionamento idrico nel Comune di Sedilo.

"L'acquedotto risale agli anni Settanta – ricorda il gestore – ed era stato realizzato dalla Cassa per il Mezzogiorno. Essendo in fibrocemento, a distanza di così tanto tempo dalla sua costruzione è particolarmente sensibile agli sbalzi di temperatura nel sottosuolo".

Domani alle 16 si terrà una riunione all'Autorità d'ambito "perché il problema non è più di mera manutenzione, ma riguarda la necessità di interventi straordinari". Nell'immediato, per dare nuovamente acqua in tempi rapidi al centro abitato, Abbanoa intende procedere "in somma urgenza alla realizzazione di una condotta in superficie di oltre seicento metri che superi i punti più critici". 

Domani vertice a Cagliari. Niente by pass e niente acqua: dopo cinque giorni di rubinetti asciutti, a Sedilo la situazione ormai è al limite della sopportazione. Abbanoa ha rinunciato a intervenire con nuove riparazioni del tratto di condotta dove si sono registrate le falle che hanno lasciato il paese senz'acqua e pare abbia abbandonato anche la soluzione del by pass con tubo di polietilene che avrebbe permesso di riportare l'acqua nelle case di Sedilo. Tecnicamente, non ci sarebbero problemi, ma nessuno si è preso la responsabilità di decidere, ha spiegato il sindaco Umberto Cocco, che non è più riuscito a stabilire un contatto diretto con i vertici di Abbanoa. Con la Protezione civile è stata in considerazione anche la possibilità di rifornire i serbatoi con le autobotti, ma il progetto è stato abbandonato quando si è capito che a fronte dell'impegno necessario i risultati sarebbero stati minimi.
L'unica novità, al momento, è un vertice fissato per domani pomeriggio a Cagliari con l'Autorità d'ambito e i vertici di Abbanoa al quale sarà rappresentata anche l'amministrazione comunale. Intanto a Sedilo, dove tutti finora hanno dimostrato grande senso di responsabilità, qualcuno comincia invece a manifestare segni di nervosismo. Già oggi, quinto giorno senza acqua, ci sono state proteste e malumori per i criteri con i quali si è proceduto alla distribuzione dell'acqua potabile con le autobotti e ogni ora che passa la situazione rischia di sfuggire di mano.