Pronti a presentare progetto e offerta. Anche prima di vedere i conti. Luca Silvestrone, emissario del Fondo Usa, accelera sull’acquisto della società rossoblù. Sente il fiato sul collo dell’offerta della Fluorsid, vanta l’interesse sullo stadio, l’arruolamento dell’archistar Dan Meis, l’invenzione di investire anche sul territorio e giustifica le lungaggini della trattativa con la “serietà”.
La trattativa. “In questo momento ci sono due trattative sul tavolo. Diverse ma ci sono”, scrive Silvestrone sulla propria pagina face book, “la nostra e' ovviamente più articolata perché prevede l'acquisto della società, alcuni asset importanti, il potenziamento della squadra che è funzionale al progetto e la realizzazione dello stadio di calcio. Chi compra la squadra deve sapere se non ha uno stadio. Noi abbiamo gli investitori e Dan Meis e la soluzione per lo stadio. Non ci interessa solo il Titolo sportivo, ma un progetto complessivo anche di valorizzazione del territorio. Si vuole investire nello stadio, nella squadra, nelle proprietà e nel territorio perché più cresce il territorio, più si crea benessere e più il Progetto rende a chi investe”.
Capitolo “tempi”. “Certo dobbiamo stringere i tempi, sono io il primo a dirlo”, prosegue, “Capirete che avendo più progetti da realizzare tutto deve coincidere i non è facile in poco tempo. Ma dobbiamo velocizzare e stiamo per presentare progetto e offerta ancora prima di vedere tutti i conti perché la società lo dico per l ennesima volta e' sanissima dal punto di vista finanziario. E' giusto che la società faccia il proprio interessa e scelga a chi vuole cedere, come nella normali trattative commerciali, ma qui non parliamo di un'azienda qualsiasi ma di una squadra di calcio che significa cuore e passione, angoscia e gioia, tensione ed esplosione a un'intera isola soffre e sogna. Per questo magari siamo stati più "lunghi" di altri, ma anche questa e' dimostrazione di serietà”.
L’accelerata. “Abbiamo accelerato e in queste ore supereremo il limite di velocità per raggiungere il traguardo”, conclude, “affinché il mio il nostro il vostro sacrificio sia Valso a qualche cosa e si crei qualcosa di unico, per ribadire l'orgoglio del popolo sardo”.