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Il Consiglio regionale ha inoltrato richiesta all’ufficio del Garante per la protezione dei dati personali, perché confermi, o eventualmente riformuli, il parere espresso lo scorso 3 febbraio a proposito della pubblicazione dei vitalizi percepiti dai Consiglieri regionali cessati dal mandato.

Di recente, infatti, l’autorità garante, nel rispondere ad un quesito del Consiglio regionale della Lombardia, a proposito di una richiesta analoga a quella pervenuta nei giorni scorsi al Consiglio regionale della Sardegna, tesa ad ottenere l’elenco dei nominativi degli ex consiglieri che percepiscono l’assegno vitalizio, ha così affermato: «Qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione – da parte dei soggetti pubblici è ammessa unicamente quando è prevista da una norma di legge o di regolamento». 

Nello stesso documento l’ufficio del garante ha evidenziato inoltre come la normativa di settore –  contenuta nel decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” – non prevede la pubblicazione dei dati e informazioni relative ai “percettori di assegno vitalizio”.

A ciò si aggiunge che il decreto sulla trasparenza prevede che le pubbliche amministrazioni possano divulgare sul sito istituzionale dati e informazioni che non hanno l’obbligo di pubblicare ai sensi di legge, soltanto dopo aver proceduto con la anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti.

Nell’occasione si ribadisce che la condotta del Consiglio regionale, nel rispetto delle leggi e delle norme vigenti, è in coerenza con il comportamento già adottato dal Consiglio nella precedente legislatura, in riferimento ad una analoga richiesta, a suo tempo pervenuta, per ottenere l’elenco dei percettori degli assegni vitalizi.

"Ritengo doveroso e necessario sottolineare in virtù dell'incarico che ricopro e a sostegno del ruolo che svolgo alla guida dell'assemblea regionale sarda che il Consiglio regionale non ha alcuna motivo, né tantomeno interesse a nascondere o non rendere pubbliche informazioni che riguardano l'attività e i compensi che ricevono i consiglieri e gli ex consiglieri regionali": lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, in merito alla pubblicazione dei vitalizi percepiti dai Consiglieri regionali cessati dal mandato.
 
 "Questo però non può che avvenire nel pieno rispetto delle leggi e senza violare i diritti delle persone, se tali vengono riconosciuti dalle norme vigenti, sulle quali personalmente posso anche dissentire. L'auspicio è che il parere del Garante
per la protezione dei dati personali, al quale è stata inoltrata formale richiesta da parte di questo Consiglio affinché confermi o eventualmente riformuli il parere espresso lo scorso 3 febbraio, venga pronunciato quanto prima, nel pieno rispetto del diritto dei cittadini che giustamente richiedono e pretendono la massima trasparenza" ha aggiunto Ganau.