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"Il nostro obiettivo è contaminarvi soavemente senza scontro. E ci stiamo già riuscendo". Strappa applausi da destra e da sinistra, il primo intervento – a braccio e visibilmente emozionato – nella storia dell'autonomia della Sardegna per un indipendentista come Gavino Sale, neo consigliere regionale di Irs (Indipendentzia Repubrica de Sardigna).

In un Aula attenta e silenziosa come non si vedeva da tanto, Sale, che ha intervallato espressioni in lingua sarda, ha rimproverato il presidente della Regione Francesco Pigliaru e anche l'ex governatore Ugo Cappellacci, oggi tra i banchi dell'opposizione, perchè "si è parlato poco o con imbarazzo di sovranità".

   Dopo aver ammesso di non avere chiuso occhio questa notte "per la tensione del primo intervento indipendentista in quello che per noi è il Parlamento dei sardi", il leader di Irs ha spiegato che sovranità non significa "fare un passo indietro nella storia" ma portare avanti "un esercizio di liberazione".

"Fino ad oggi siamo stati fili scoordinati – ha aggiunto – ma se poco poco ci coordiniamo possiamo realizzare un tappeto meraviglioso". Elencando diversi problemi dell'Isola, a partire dalle difficoltà delle imprese "messe all'asta", Sale ha chiuso con un auspicio: "Se troviamo una soluzione ai problemi ci fanno santi tutti e sessanta".