Nella graduatoria dei beneficiari degli aiuti economici dopo l'alluvione del 18 novembre scorso, stilata dal Comune di Olbia, c'è anche chi "si è reso responsabile di condotte illecite perché non aveva bisogno di sostegno pubblico e ha lucrato sulla pelle di chi è stato veramente danneggiato".
E' la denuncia del comandante della Polizia municipale di Olbia, Gianni Serra, a conclusione delle verifiche sull'elenco dei cittadini per il conferimento di denaro e elettrodomestici. I controlli sono scattati in seguito alla denuncia di numerosi olbiesi che avevano visto la propria posizione in cosa alla graduatoria, superati talvolta da chi non aveva subito danni. E' risultato, fra l'altro, che sono numerosi anche coloro che hanno affittato, spesso in "nero", le cantine; ma sono diverse decine le famiglie il cui nucleo è "stranamente" aumentato, e in cui spesso è stata autocertificata la presenza di minori, invalidi e over 75 (lo hanno fatto 14 famiglie), un escamotage utilizzato per scalare i primi posti in graduatoria.
E' risultato che, su 895 verifiche effettuate, il 35% delle famiglie non potevano esser essere presenti in graduatoria in quanto i nuclei che avevano diritto a presentare la domanda "dovevano aver registrato danni all'abitazione principale", ha spiegato Serra. Ma su 316 non aventi diritto molti avrebbero dimostrato anche di esser stati tratti in inganno dalla modulistica, non sempre chiara.
Fra i casi più eclatanti quello di un dirigente di una pubblica amministrazione che aveva affittato in "nero" un 'sottano' ma si faceva pagare l'affitto come fosse abitazione. L'uomo è stato denunciato dagli inquilini: danneggiati dall'alluvione ma esclusi dalla graduatoria perché, secondo il Comune, vivevano in una cantina. Sono stati scoperti anche vari frazionamenti e destinazioni d'uso non autorizzati. C'è poi chi ha presentato la richiesta di aiuto per gli elettrodomestici che si trovavano al secondo piano e quindi non son stati danneggiati.