Oltre 700 trappole per la cattura illegale di uccelli migratori e 291 lacci per ungulati sono stati rimossi dai volontari della Lipu-BirdLife Italia in una sola settimana nel basso Sulcis, in località Gutturu Mannu, dove si è svolto il nuovo campo antibracconaggio organizzato dalla Lipu-BirdLife Italia e dall'Oasi Wwf di Monte Arcosu.
Liberato anche un cinghiale, rimasto impigliato in uno dei lacci e "ripuliti" numerose sentieri dove erano state predisposte le trappole. Il nuovo campo, che ha visto il coinvolgimento di numerosi volontari si è svolto nell'ambito del progetto Life+ Save Haven for wild birds, con lo scopo di combattere il bracconaggio in tre aree "calde" europee, come quella del Sulcis e altre due in Spagna e Grecia.
"Abbiamo notato numerosi sentieri con trappole a poche decine di metri dalle strade – ha sottolineato Gigliola Magliocco, volontaria Lipu e coordinatrice del campo – Significativo del fatto che i bracconieri agiscono senza timore di essere scoperti". Un'attività di contrasto al bracconaggio importantissima, secondo Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-Birdlife Italia: "Il lavoro della Lipu e delle altre associazioni, affiancato dall'intervento delle forze dell'ordine, è fondamentale per far emergere la gravità del bracconaggio e la necessità di proseguire sia con azioni di educazione verso le nuove generazioni sia di contrasto diretto al fenomeno".