Nessun palpeggiamento alla marescialla, solamente uno scherzo tra commilitoni. L'ex appuntato dei carabinieri Alessandro Freddi, 46 anni di origini laziali, è stato assolto oggi dall'accusa di violenza sessuale dal Gup del Tribunale di Cagliari, Roberta Malavasi. Era accusato di aver messo le mani addosso ad una collega, durante un turno di servizio nella centrale operativa della caserma di Isili.
Questa mattina, davanti al giudice, la marescialla in lacrime ha confermato le sue accuse, ma non gli altri militari presenti al fatto che avrebbero invece avvalorato la tesi di Freddi, difeso dagli avvocati Baschisio Mele e Roberto Tommasetti.
Secondo quanto riferito dalla donna, l'appuntato avrebbe cercato di baciarla e, al rifiuto, avrebbe cercato di palpeggiarla. Già nell'immediato, un altro militare che aveva assistito alla scena aveva in parte confermato le parole della marescialla, ribadendo però l'ipotesi che il clima sarebbe stato scherzoso. Il pubblico ministero durante la discussione ha chiesto la condanna dell' imputato ad un anno e quattro mesi, ma terminato il processo con rito abbreviato, il Gup Malavasi ha fatto cadere l'ipotesi di violenza sessuale e lo ha assolto.
"Eravamo nel corridoio della caserma e stavamo giocando – ha ricordato Freddi dopo l'udienza – Poi, invece di dirmi che non aveva più voglia di scherzare, mi ha accusato di averla palpeggiata. Nel frattempo ho dovuto lasciare l'Arma dei Carabinieri perché sono stato trasferito prima da Isili a Bitti, poi nuovamente ad Alà dei Sardi. La mia famiglia stava a Isili e ho dovuto dunque congedarmi. Il tutto per uno scherzo", ha commentato con amarezza.