L'ultimo passaggio del percorso per l'apertura del Sant'Elia a sedicimila spettatori risale a sei giorni fa: il Comune di Cagliari ha inviato la documentazione riguardante l'effettuazione di prove di carico svolte presso le strutture dello stadio, indirizzata al progettista del Cagliari e, per conoscenza, alla Prefettura.
È la ricostruzione effettuata dalla Prefettura di Cagliari e potrebbe essere la risposta alla domanda che tanti tifosi si sono fatti dall'inizio della settimana: come mai non è stata ancora convocata la commissione provinciale di vigilanza? La stessa Prefettura precisa anche che il Comune ha rinunciato alla presentazione di un progetto da 12 mila posti e che si punta direttamente ai 16 mila spettatori. Ma che "nulla è stato, finora, programmato per i sopralluoghi finalizzati al parere di agibilità".
Dalla Prefettura anche una sintesi di ciò che è successo negli ultimi tre mesi. "Nel corso di una riunione del tavolo tecnico svoltasi a dicembre è emersa la mancanza di documentazione tecnica relativa alla realizzazione delle tribune metalliche, compresi i distinti, necessaria a licenziare con parere favorevole il progetto. Contestualmente, è stata rilevata la ancora pendente definizione del progetto antincendio di competenza dei Vigili del Fuoco. L'esame è proseguito, dopo ulteriori approfondimenti in data 24 gennaio e 3 febbraio 2014.
In occasione di tale ultima seduta è emerso il superamento di tutte le criticità in precedenza rilevate, con esclusione degli aspetti statico-strutturali, in relazione ai quali si è disposto che Comune di Cagliari e Genio Civile si incontrassero per effettuare ulteriori approfondimenti sulle questioni strutturali rimaste insolute e rilevanti per la sicurezza complessiva dell'impianto. Tale incontro avrebbe dovuto presupporre un approfondimento congiunto tra i progettisti e collaudatori del Comune e quelli incaricati dal Cagliari, competenti alla progettazione delle Tribune metalliche, incontro per il quale il Genio Civile ha fornito massima disponibilità, sebbene tale attività non spetti ai componenti della Commissione ma al Comune che presenta la richiesta".
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