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Protesta pacifica questa mattina degli esponenti del Fronte Indipendentista Unidu che hanno occupato simbolicamente la stazione ferroviaria di Porto Torres e il treno in partenza alle 7:30 per Cagliari. Gli attivisti sono saliti sul tetto della stazione esponendo lo striscione del Fiu. Durante la protesta gli attivisti hanno distribuito il loro programma elettorale per il voto regionale del 16 febbraio e hanno ribadito i loro punti programmatici relativi al trasporto passeggeri e merci.

   Il presidio è proseguito al passaggio del treno proveniente dalla stazione marittima utilizzato dai passeggeri della nave Tirrenia in arrivo da Genova e dai numerosi pendolari (studenti e lavoratori). "Il fine dell'azione del Fronte Indipendentista Unidu – hanno spiegato gli attivisti – è quello di denunciare in modo palese e diretto lo stato di decadenza e di abbandono delle stazioni ferroviarie in Sardigna e lo smantellamento totale del sistema ferroviario sardo".

Il Fiu ha scelto la stazione di Porto Torres e il treno che collega la città a Cagliari "come simbolo dell'inefficienza del trasporto ferroviario in relazione con le strutture portuali e aeroportuali".

“Riappropriamoci del servizio ferroviario", con questo slogan gli attivisti del Fronte Indipendentista Unidu hanno occupato simbolicamente la stazione ferroviaria di Porto Torres. Il presidio è durato meno di un'ora e non ha creato particolari disservizi. Sono saliti sui vagoni, giusto il tempo per distribuire i volantini con il programma elettorale del Fronte, poi il convoglio ha proseguito la sua marcia con qualche minuto di ritardo.

   "Abbiamo ricevuto la solidarietà di passeggeri e macchinisti – ha sottolineato Cristiano Sabino, candidato alle elezioni regionali nel collegio di Sassari per il Fiu – l'obbiettivo di questa protesta è stato quello di denunciare lo stato di decadenza e di abbandono delle stazioni ferroviarie".