"Per noi la soluzione non ruota intorno alla sostituzione dell'industria con altre attività, ma riteniamo semmai fondamentale avere un'industria che sia la più ecologica possibile e che tuteli ogni singolo posto di lavoro.
Esattamente come succede in altri paesi europei", è quanto affermato da Sel, sull'avvio degli impianti Alcoa, che chiede al Governo e alla Regione "risposte, le soluzioni esistono".
Sinistra ecologia libertà vuole "salvaguardare ogni posto di lavoro e vuole rimodernare il tessuto industriale con nuove tecnologie che possano rendendolo il più ecologico possibile.
Con una politica industriale che possa garantire lavoro e diritto alla salute. Per questo riteniamo che il Governo debba seguire gli esempi tedeschi e francesi. Anche in quei Paesi le grandi multinazionali hanno chiuso gli impianti per concentrare le produzioni altrove ma i Governi con l'attivo intervento proprio e di gruppi imprenditoriali nazionali, hanno impedito la chiusura degli impianti o li hanno riavviati mantenendo la produzione di un metallo che serve all'industria manifatturiera.
Il tutto è avvenuto nel rispetto delle regole dell'Ue. È incomprensibile che ciò che si può fare in Germania e Francia, che avviene regolarmente in Spagna, non possa essere fatto in Italia. La filiera dell'alluminio in Sardegna vale 3.500 posti di lavoro. Abbiamo apprezzato l'iniziativa del Governo per fare ripartire Eurallumina, con importanti passi in avanti già fatti.
Esprimiamo però forti critiche per la gestione del caso Alcoa e chiediamo un cambio di marcia. Il Gruppo parlamentare di Sel è impegnato per sostenere questa linea. La Regione intanto assiste inerte alla finestra. Assicuri che sia almeno rispettato l'accordo per fare ripartire la fabbrica dei laminati ex Ila". |