Le divisioni interne ai movimenti per la zona franca in Sardegna scaldano le prime battute della campagna elettorale. Il Movimento Zona Franca Sardegna – Lista Maria Rosaria Randaccio, che si è presentato stamattina annunciando liste "con molte donne" in tutte le otto circoscrizioni provinciali, ha voluto rimarcare che il vero spirito dei movimenti sta con Ugo Cappellacci, candidato del centrodestra e governatore uscente, mentre gli altri rappresentano "solo una piccola frangia di persone che si candidano per interessi personali. Avventurieri che lo fanno contro di noi, ma non hanno le competenze adeguate".
Lo stesso Cappellacci, che ha lanciato un nuovo appello al voto utile, ha sottolineato che gli speculatori e gli avventurieri sono tutti quelli che fingono di sostenere la zona franca ma poi appoggiano candidati palesemente contrari alla fiscalità di vantaggio. "Quelli invece che non si schierano né da una parte né dall'altra – ha chiarito il governatore – cadono nel vizio atavico della Sardegna: essere disuniti".
Capolista nella circoscrizione di Cagliari sarà la leader del movimento, Maria Rosaria Randaccio. "Siamo stati costretti a partecipare alla competizione elettorale perché un mese fa alcuni amici hanno deciso di candidarsi contrabbandando il nostro logo – ha spiegato – Crediamo che la zona franca sia uno strumento di politica economica non appannaggio di una forza politica. Pili e Murgia sono contro la realizzazione della zona franca e noi siamo scesi in campo – ha ribadito la candidata – per impedire che qualcuno vada al posto nostro privo delle giuste conoscenze".
Cappellacci ha ribadito che "la zona franca non è un sogno, ma è un dovere di tutti e occorre ragionare su strumenti per cambiare". Così, ha argomentato, mentre la sinistra "vede la soluzione nell'aumento delle tasse per ridistribuire il reddito attraverso la spesa pubblica, noi sosteniamo che la via è diminuire la pressione fiscale e aumentare i consumi: è da questo che arriva economia e lavoro".