"Soldi utilizzati per la sede". Così gli avvocati del parlamentare del Pd Marco Meloni, al termine dell'interrogatorio, durato oltre due ore, del pm Marco Cocco nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cagliari sull' utilizzo dei fondi ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna, quando il politico sardo era consigliere regionale.
"I soldi non sono stati utilizzati per scopi personali – hanno spiegato gli avvocati Carlo Federico Grosso e Giuseppe Macciotta -. Materialmente sono stati usati per una sede in cui svolgere l'attività di contatto con i cittadini. Per la sede è stata investita una quantità di denaro superiore rispetto alla contestazione, 32 mila euro spalmati in due anni". I legali di Meloni hanno presentata documentazione e altro materiale a giustificazione delle spese sostenute.
In serata i due lgali hanno diffuso una nota: "L'on. Meloni ha risposto a tutte le questioni poste del dott. Cocco e ha fornito ampia e dettagliata dimostrazione, attraverso la documentazione bancaria, della corretta destinazione delle risorse del gruppo a lui assegnate per lo svolgimento delle funzioni politico-istituzionali connesse al suo ruolo, all'epoca, di consigliere regionale prima dei gruppi La Margherita-Democrazia è Libertà e, successivamente del Pd".
"Tali somme – spiegano – venivano integralmente impiegate, come è stato possibile dimostrare, per il pagamento delle spese relative alla sede dell'ufficio nel quale egli svolgeva la sua attività politico-istituzionale come esponente dei gruppi consiliari dei quali ha fatto parte, e di servizi a questa funzionali, senza alcuna utilizzazione di tali risorse a fini personali. Confermando l'assoluta fiducia nell'operato della magistratura – concludono i due legali – ci auguriamo che gli elementi portati dall'on. Meloni siano considerati adeguati per escludere qualsiasi ipotesi di un suo coinvolgimento nei fatti contestati".