Venti depuratori devastati e sei potabilizzatori fuori uso in tutta l'isola. Sono gli effetti del ciclone Cleopatra che rischiano di trasformarsi in un'immensa catastrofe ambientale. Lo denuncia Abbanoa, gestore unico del servizio idrico integrato in Sardegna.
Torrenti in piena, inondazioni e allagamenti hanno seriamente compromesso numerosi impianti in tutta l'Isola. L'emergenza principale – ha spiegato Abbanoa – riguarda lo sversamento dei liquami a causa dei danni subiti alle strutture di trattamento. Inoltre a Uras uno degli epicentri del nubifragio di lunedì, dove è morta anche una pensionata, l'acquedotto che proviene dal lago Is Barrocus (Isili) è stato devastato e funziona solo al 30% il pozzo trivellato utilizzato in emergenza.