Secondo round domani per la coalizione di centrosinistra dopo le primarie e dopo la bufera giudiziaria che sta travolgendo il Consiglio regionale. La riunione si annuncia "tecnica", in vista della prima Conferenza programmatica che potrebbe esser convocata in settimana e perché alcuni partiti stanno andando verso la celebrazione dei propri congressi. Con i Rossomori che si sono tirati fuori dall'alleanza e hanno stretto un patto con il Partito dei Sardi, il tavolo del centrosinistra, però, rischia di perdere altri pezzi sulla scia della questione morale e sull'allargamento delle alleanze.
In un primo tempo si era pensato di far coincidere l'incontro con la prima tappa dell'avvicinamento del Psd'Az e de La Sinistra di Maurandi, ma gli alleati del Pd, in primis Sel, hanno frenato: "prima si parli di programmi". Resta inoltre sospesa la "questione morale" sulle liste e sul candidato presidente che attualmente è la vicesegretaria del Pd, Francesca Barracciu, che all'indomani della vittoria alle primarie è stata coinvolta nell'inchiesta-bis sull'utilizzo dei fondi dei Gruppi in Consiglio regionale insieme con altri 32 consiglieri ed ex consiglieri.
I primi a sollevare la questione sono stati i Rossomori, ma l'europarlamentare continua ad incassare il sostegno del Pd – è di queste ore il via libera dei renziani sardi – e di alcuni alleati, come l'Idv, ma non tutti starebbero remando dalla stessa parte. Così, mentre don Ettore Cannavera ripropone l'esigenza di "liste pulite", all'interno del Partito Democratico c'è qualcuno che inizia ad abbozzare una possibile alternativa alla candidatura Barracciu. Tra i nomi più accreditati si fa quello dell'ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi.
Anche in questo caso gli alleati sono pronti a battere i pugni sul tavolo e ribadire che l'alternativa all'attuale governo Cappellacci deve partire dalla definizione di una piattaforma programmatica, prima ancora che dall'individuazione del candidato governatore. Per ora niente di nuovo rispetto alle discussioni che hanno accompagnato le consultazioni del 29 settembre.