La rete del volontariato sardo e' salda e unita. Lo dimostra il lavoro delle 1623 associazioni presenti nell'isola, di cui 1518 iscritte al registro regionale e che operano nei diversi settori. E' quanto emerso questa mattina, alla Fiera di Cagliari, nel corso della quinta assemblea regionale del volontariato alla quale partecipano circa 400 delegati.
"Il mondo del volontariato chiede un rapporto piu' stretto con le istituzioni e l'assenza del presidente Ugo Cappellacci, che avremmo voluto qui con noi, non depone a favore di questa esigenza", ha sottolineato Giampiero Farru, presidente Csv Sardegna solidale, che riunisce 1200 associazioni a livello regionale. Farru ha rimarcato come il mondo del volontariato riesca a dare un segno di unita'.
"Riusciamo a trovare le ragioni che ci uniscono di fronte ad un dramma che ci interpella tutti. La politica in tal senso dovrebbe prendere esempio". Questa sera, intanto, saranno nominati i quattro rappresentanti all'interno del Comitato di gestione del fondo speciale e otto rappresentanti delle organizzazioni all'interno dell'Osservatorio.
Franco Manca, presidente dell'osservatorio regionale volontariato, ha messo in risalto come il mondo del volontariato supplisca in un momento di forte crisi alle carenze delle istituzioni. "E' necessario che ritrovi una sua autonomia e si affranchi da un rapporto a volte vincolante con le pubbliche istituzioni".
Manca ha auspicato che la legge quadro di riordino del settore, depositata in Consiglio possa essere approvata quanto prima. "In Sardegna nel corso degli ultimi 25 anni si e' creata una rete che abbraccia le diverse emergenze – ha sottolineato l'assessore regionale al Lavoro, Mariano Contu – il settore piu' rappresentato e' quello sociale, seguono ambiente e protezione civile, diritti e cultura e una new entry: il volontariato internazionale, che si sta pian piano imponendo.
C'e' ora la necessita' di riordinare quanto prima dal punto di vista legislativo l'organizzazione e l'attivita' del settore", ha concluso l'assessore.