La staffetta del digiuno contro il Porcellum arriva anche in città: all'aeroporto di Elmas questa mattina c'era il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti (Pd), protagonista di uno sciopero della fame contro la legge elettorale che non prevede la scelta diretta dei candidati da parte degli italiani. Iniziativa che vuol essere trasversale e alla quale hanno dato l'adesione anche i Riformatori.
Una lotta racchiusa in una immagine: due sindaci (Giuseppe Caria di Burcei e Valter Piscedda di Elmas) che hanno partecipato alla presentazione hanno simbolicamente rotto con un martelletto un porcellino di terracotta che conteneva i fac-simile di schede elettorali.
"Una battaglia – ha detto Giachetti – ha la forza di mettere insieme tante energie, tante forze politiche diverse, per arrivare al risultato. Il percorso rischiava di addormentarsi: tutto questo in uno scenario in cui tutti si dicono contro. Le dichiarazioni roboanti non seguite da fatti concreti sono quelle che erodono la fiducia degli elettori. Faccio lo sciopero della fame, per la seconda volta, per superare l'immobilismo e per chiedere che gli impegni siano rispettati".
Una iniziativa sostenuta dai Riformatori: "Battaglia – ha detto il coordinatore del partito Michele Cossa che, insieme al deputato Pierpaolo Vargiu, ha presentato la "staffetta" – che vede i Riformatori come starter, ma che sicuramente si deve allargare al di fuori dal nostro ambito: deve essere un percorso il più trasversale possibile". Coinvolti nella sfida cento fra sindaci e amministratori sardi.