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Prima un peschereccio a fari spenti intercettato al largo di Capo Teulada con due nord africani a bordo, poi l'individuazione a terra di tre giovani della stessa nazionalità: episodi apparentemente non collegati fra loro su cui stanno indagando le forze dell'ordine nell'ipotesi che si sia trattato di uno sbarco di immigrati sulle coste sud occidentali della Sardegna orchestrato dai due presunti scafisti bloccati sul peschereccio.

   Alla fine, gli uomini del commissariato di Carbonia, guidati dal dirigente Fabrizio Selis, hanno trasferito tutti e i cinque al Centro di primo soccorso e accoglienza (Cpsa) di Elmas. L'imbarcazione, lunga 12 metri, è stata affiancata da una motovedetta della Capitaneria di porto di Cagliari intorno a mezzanotte davanti alle coste di Capo Teulada: i due a bordo hanno giustificato la loro presenza in acque italiane sostenendo di essere pescatori e di aver smarrito la rotta.

Una volta a terra, sono stati accompagnati in commissariato a Carbonia per ulteriori accertamenti. Questa mattina il secondo episodio: i carabinieri hanno prima bloccato lungo la strada 195, vicino a Masainas, un cittadino nord africano, quindi la polizia poco più tardi ne ha fermati altri due. Dopo un passaggio in commissariato, i tre più i due presunti scafisti sono stati trasferiti al Cpsa di Elmas.