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Cagliari capitale europea della Cultura nel 2019. C’è il sì di Legambiente che si dichiara pronta a collaborare. E chiede alle istituzioni di puntare sui gioielli della città. “È una proposta sicuramente molto positiva ed impegnativa, che” secondo Legambiente, “può essere coronata da successo solo se si saprà cogliere l’occasione per mettere in mostra a livello internazionale la realtà archeologica, storica,  culturale ed ambientale dell’area cagliaritana con il rilancio strategico di quelli che sono i veri gioielli della città”.

Ovvero Tuvixeddu-Tuvumannu, le fortificazioni di Castello, ricchi di caratteristiche originali e profondamente legate alla storia e all’identità del capoluogo, e il parco del Molentargius-Saline e la laguna di Santa Gilla in stretto rapporto con il complesso paesaggistico e culturale dell’intera Sardegna. Il suggerimento è quello di pensare all’attivazione di finanziamenti  europei con l’inserimento nella programmazione comunitaria 2014-2020  di  tutela  e  valorizzazione per fermare il degrado e consentire alla città e alla Sardegna di aprire il compendio paesaggistico – archeologico alla fruizione pubblica e turistica, senza ulteriori rinvii. Non solo, la candidatura, secondo gli ecologisti, può anche essere l’occasione per valorizzare adeguatamente il complesso delle fortificazioni del  Castello che costituisce il più imponente monumento del capoluogo.

“Migliorare e diffonderne la conoscenza è un obiettivo strategico per la comunità sarda”, aggiunge il comunicato di Legambiente, “il progetto del Comune di riqualificazione dell’area di via Cammino Nuovo costituisce sicuramente  una occasione per assegnare la priorità all’intervento nell’area delle mura occidentali di Castello che  si debba configurare come parte di un piano strategico di recupero della cinta muraria, fondato sulla  salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico-monumentale come elemento identitario della città e debba altresì costituire un’occasione per rilanciare la conoscenza sull’evoluzione storica e sul valore monumentale del quartiere e delle sue fortificazioni.  Sarebbe importante se i lavori di riqualificazione si concludessero nel  2016, nel quale ricorrono 800 anni dalla concessione ai pisani da parte della Giudicessa Benedetta per l’insediamento a Castello. Legambiente esprime anche la sua disponibilità con il proprio comitato scientifico a collaborare per il successo dell’iniziativa in questione.