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La sospensione dell'aggiornamento e "la revoca di tutti gli aumenti negli ultimi sei mesi" delle tariffe di trasporto da e per la Sardegna da parte di Tirrenia-Cin in continuità territoriale è stata chiesta in un'interpellanza ai Ministeri dei Trasporti e dell'Economia dai deputati sardi del Pd e dal presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta.

   I parlamentari chiedono ai due dicasteri se "siano a conoscenza di eventuali scostamenti in eccesso o difetto, dei ricavi e dei costi (al netto di quelli per carburante) da attività superiori al 3% rispetto a quelli previsti. Non solo. Ipotizzano la possibilità di rivisitare "urgentemente" la Convenzione "considerati i costanti, continui e ingiustificati aumenti del costo del trasporto marittimo e le pesanti ripercussioni che gli stessi hanno determinato sui sardi e sulle diverse attività economiche (turismo in particolare)".

 Infine gli esponenti Democratici propongono la definizione di "un piano di rimborso e risarcimento danni a passeggeri e operatori economici in riferimento agli aumenti susseguitesi da dicembre 2012 a oggi, e a quelli precedenti oggetto di recente sanzione da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato".

Anche il preisidente della Regione Ugo Cappellacci ha chiesto lo sto agli aumenti come è la
condizione minima che la Regione Sardegna pone per sedersi al tavolo con il Ministero e con Tirrenia sul fronte della continuità territoriale marittima per la quale l'Isola vuole avere il trasferimento di competenze e risorse. Lo ha annunciato Cappellacci, a margine della 33/a Assemblea generale della Commissione Isola della Conferenza delle regioni periferiche marittime dell'Unione Europea, che si è aperta oggi a Cagliari.