Appello del presidente della Regione: tutti a Roma lunedì 24 giugno alle 11, davanti alla Camera dei Deputati. L’obiettivo è quello di concordare una forte azione unitaria a sostegno della richiesta di istituzione della zona franca integrale in Sardegna. L'appello alla mobilitazione arriva dal governatore Ugo Cappellacci con una lettera inviata ai sindaci, presidenti di Provincia, parlamentari nazionali e europei, consiglieri regionali, sindacati, associazioni datoriali e comitati civici per la zona franca. "Serve il supporto di tutti e una mobilitazione straordinaria di tutti i livelli istituzionali", spiega il presidente della Regione.
"Allo Stato ed alle autorità doganali – prosegue il governatore – chiediamo, pertanto, maggiore attenzione alle strategie orientate alla crescita ed allo sviluppo e rispetto delle prerogative di specialità sancite dal nostro Statuto autonomistico. Per queste ragioni riteniamo urgente e necessario che il Governo nazionale affronti il tema e assicuri la sua disponibilità ad aprire un confronto immediato con la nostra Regione".
"E' una battaglia storica – osserva ancora il presidente – di alto profilo, dai forti connotati, anche simbolici per la nostra Isola, che stiamo conducendo nei confronti sia dei vertici comunitari, sia dello Stato per l'ottenimento dei medesimi benefici fiscali, doganali e al consumo che oggi in Italia sono riconosciuti ai territori extra-doganali. Siamo convinti che queste misure siano dovute alla Sardegna da un lato per 'compensare' gli svantaggi e i maggiori costi dell'insularità e dall'altro lato per promuovere una reale crescita economica e sociale della nostra Isola".
La replica dei sindacati. È davvero singolare che il Presidente della Regione invii una lettera pubblica ai sindacati confederali per invitarli platealmente a un'iniziativa a Roma sulla zona franca integrale". È il primo commento dei segretari regionali Cgil, Cisl, Uil, Michele Carrus, Oriana Putzolu e Francesca Ticca di fronte a un invito che arriva senza che ci sia stato alcun confronto precedente, con un metodo dunque assai discutibile. "La stessa materia – aggiungono i segretari – è stata trattata in modo sbrigativo e ha il sapore di una apertura di campagna elettorale, per la quale certamente non permettiamo che venga utilizzato il sindacato". Sul merito inoltre, chiedono un serio approfondimento. Il sindacato, infine, declina l'invito.
Il presidente ha risposto ai sindacati: "Quella per la zona franca è una battaglia storica, sostenuta dai padri dell'Autonomia e da illustri studiosi, ma soprattutto è un obiettivo non ascrivibile a questa o quella fazione politica. E' una battaglia di tutti i sardi. Nell'esprimere la massima disponibilità al dialogo e agli approfondimenti che si dovessero rendere necessari, ritengo giusto e doveroso formulare un appello alla massima unità su un obiettivo strategico e cruciale per la Sardegna, che non può essere derubricato a materia da campagna elettorale".
Mentre Efisio Arbau, vicecapogruppo di Sardegna E' Già Domani-La Base commenta: "prima di pensare a varcare il mare per andare a manifestare a Roma, il presidente Cappellacci dovrebbe venire in Consiglio regionale a confrontarsi sul tema della zona franca con i rappresentanti eletti dai sardi".