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Un riconoscimento pieno, esplicito e rinforzato, della condizione di insularità della Sardegna. Anche per sanare un vulnus costituzionale che fa della questione sarda, al pari di quella meridionale, "una delle ferite aperte della Repubblica".  L’occasione propizia è quella del percorso sulle riforme avviato dal governo Letta, il presidente della Regione Ugo Cappellacci è convinto che l'Isola possa giocarsi una carta vincente per rafforzare la sua autonomia. Per questo chiede che nella riscrittura della Costituzione si trovi uno spazio adeguato per il riconoscimento dell'insularità.

   Una condizione, spiega Cappellacci, "che rappresenta la grande e oggettiva discriminante tra la Sardegna e il resto del territorio nazionale". "Occorre intervenire – argomenta il governatore – affinché i diritti dei sardi, nella loro specialità, abbiamo il riconoscimento e la tutela che meritano e che siano espressione di una cittadinanza pari a quella degli altri connazionali. Questo deve essere il punto di partenza di un nuovo percorso autonomistico della Sardegna con lo Stato italiano. E' da un esplicito riconoscimento – conclude il presidente – che può derivare finalmente la piena e concreta effettività dei diritti dei cittadini sardi, per troppo tempo rimasti lettera morta".