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Sessantaseienne, ex macchinista in pensione. Oggi, da candidato sindaco di Assemini, Luciano Casula, del centrosinistra dice di "essere abituato a trainare" e di voler guidare i giovani che lo sostengono "perché dopo di me possano essere loro i futuri amministratori del paese". Ma per il ballottaggio del 9 e 10 giugno Casula, sostenuto dovrà sfidare Mario Puddu, 40enne ingegnere edile del Movimento 5 Stelle. E i 400 voti in più sono solo "valore aggiunto".

   "Si riparte da zero e da sportivo le dico che tutti e due abbiamo le stesse chance – spiega l'aspirante sindaco  Pd- Quello che importa in questo momento è il progetto politico. Sul piatto ci sono due visioni differenti di come amministrare  il Comune e di come sarà Assemini in futuro e su questo programma ci confronteremo e chiederemo il voto ai cittadini".

Casula esclude qualsiasi apparentamento con altre forze politiche, sino a ieri avversarie nella competizione elettorale. "Mi pare superfluo andare alla conta di uno o due punti percentuali che si potrebbero conquistare  alleandosi con questo o quel partito – afferma – occorre invece proporsi ai 28mila asseminesi sulla base del nostro programma. Per questo rivolgo un appello ai miei concittadini e soprattutto a quel 40% di elettori che sabato e domenica non sono andati a votare perché si esprimano andando alle urne".

   Tra le priorità di Casula non solo l'approvazione del Puc, le infrastrutture e le nuove opportunità di lavoro, ma anche la ricerca di un metodo partecipativo "che coinvolga le persone nelle scelte per il futuro della città. Qui ad Assemini c'é la necessità – sottolinea – di ricreare una coesione sociale e riavvicinare i cittadini all'amministrazione della cosa pubblica".