La fiaccolata contro l'omofobia e la transfobia a Cagliari, ieri sera, è stata un successo. Tante le persone scese per le vie della città a manifestare per i diritti degli omosessuali e condannare i gesti violenti, passati e presenti, di cui ci si è macchiati ai danni di queste persone. Una candela per fare luce, non solo sul problema, ma su quello che deve essere il raggiungimento di un diritto. Inalienabile. Questo il senso, in sintesi, della manifestazione.
Riassunta puntualmente nelle parole del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, salito sul palco ieri sera per parlare ai giovani e meno giovani presenti: "L'augurio più grande- ha detto il primo cittadino- è che in futuro non siano più necessarie manifestazioni di questo genere, perché spero e confido in un mondo migliore, dove atti orribili nei confronti di questi ragazzi e queste ragazze non si consumino più. Gesti di violenza che, purtroppo hanno segnato la vita di tanti di loro".
La fiaccolata è la prima tappa della Queeresima, promossa dall'Arc: una serie di percorsi e riflessioni, tanti incontri e approfondimenti sul tema, sino ad arrivare alla manifestazione finale del 29 giugno: il primo Sardegna Pride.