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Una visita di cortesia, per ringraziare chi, dopo nove mesi di prigionia, la liberò dai suoi rapitori. Per questo Rossella Urru – la cooperante di Samugheo sequestrata nel Sud Algeria il 23 ottobre 2011 e liberata in Mali il 18 luglio dell'anno scorso si è recata oggi all'Unità di Crisi della Farnesina.

   La cooperante sarda viene inoltre ricevuta nel pomeriggio, assieme ai suoi familiari, dal sindaco Gianni Alemanno che le consegnerà il drappo esposto sulla facciata del Campidoglio nel marzo 2012 quando la sorte della Urru era ancora in bilico e teneva sulle spine un intero Paese.  Ma prima di vedere il sindaco, la Urru ha però espresso il desiderio di recarsi con i suoi genitori in Farnesina per salutare e ringraziare il capo dell'Unità di Crisi, Claudio Taffuri, e gli altri membri della struttura del ministero.

 La Urru ha raccontato di continuare a lavorare nella cooperazione coordinando dalla Sardegna progetti per il Cisp (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli), la stessa Ong per cui svolgeva attività nei campi profughi saharawi, in Algeria, al momento del sequestro.