Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti i destinatari delle cinque ordinanze eseguite tra la notte e questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Quartu.
L'operazione, denominata "Monsignore" visto che i cinque della banda del quartiere San Michele avevano una base operativa in via monsignor Piovella a Cagliari, è la conclusione di una indagine avviata nel settembre 2010 con l'arresto di un 25enne e il sequestro di 40 kg di hascisc, 1,4 kg fra cocaina ed eroina, 300 grammi di marijuana, e culminata a dicembre dello stesso anno con il primo arresto di Marco Pisano, 31 anni, a cui i militari del Nucleo investigativo sequestrarono esplosivi artigianali e 90 mila euro in contanti, denaro provento dello spaccio.
Gli arrestati sono oltre Marco Pisano che si trova già a Buoncammino, Omar Di Benedetto, 27 anni, fermato a Bologna, Patrizia Sanna, 51 anni, madre di Pisano, Mirko Mascia, 21 anni, tutti cagliaritani, e il quartese Luca Satta, 24 anni. Solo per i primi due i provvedimenti sono in carcere, gli altri si trovano ai domiciliari.
Marco Pisano, secondo quanto accertato dai militari di Quartu, avrebbe organizzato l'attività di spaccio, custodendo droga e denaro nella sua abitazione, trasformata in centrale dello spaccio dotata di sistema di videosorveglianza, e in quella della madre. Dopo l'arresto di Pisano al vertice dell'organizzazione sarebbe finito Omar Di Benedetto che aveva anche il compito di coordinare la raccolta delle richiesta di droga. Luca Satta, invece, si sarebbe occupato di fare la "vedetta" controllando i monitor della videosorveglianza e occupandosi di spacciare al dettaglio come Mirko Mascia.
Patrizia Sanna, infine, avrebbe aiutato il figlio nel custodire droga e denaro. L'organizzazione spacciava soprattutto nel quartiere San Michele. Per alcuni di loro l'attività non si è mai conclusa: nella casa di Mirko Mascia oggi i carabinieri hanno sequestrato quattro panetti di hascisc per un peso complessivo di 400 grammi.