Omicidio Dina Dora: domani in carcere inizieranno gli interrogatori per le due persone arrestate. Pierpaolo Contu, il giovane di 23 anni accusato di essere uno degli esecutori materiali del delitto, verrà ascoltato domani mattina nel carcere di Sassari. Martedì invece sarà la volta di Francesco Rocca, il dentista di 43 anni marito di Dina Dore, detenuto a Buoncammino con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio. Rocca continua a professarsi innocente, e sulle telefonate e gli sms all'amante intercettati dagli inquirenti e in cui si è lasciato andare a pesanti affermazioni nei confronti della moglie ormai defunta ("Dina ha fatto la fine che meritava"), Rocca ha si difende: uno sfogo per un rapporto che ormai non funzionava più. Ma ad incastrarlo – secondo l'ordinanza di custodia cautelare – sarebbe la “confessione” a un amico, poi arrivata agli investigatori, del presunto autore del delitto, Contu, all'epoca dei fatti minorenne.
Dalle indagini della scientifica risulta che il Dna sul nastro adesivo che avvolgeva la mano sinistra della donna non appartiene a Contu. Questo suggerirebbe l’esistenza di un complice che avrebbe strappato con i denti il nastro utilizzato per soffocare la donna. Più persone, dunque, avrebbero partecipato al delitto di Dina Dore, ritrovata 5 anni fa, solo otto ore dopo il suo decesso, all’interno del bagagliaio della della Fiat Punto rossa.