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La metafora è chiara: la Costa Smeralda è un diamante e deve essere maneggiato da un gioielliere competente: il Qatar. 

Il magnate americano Tom Barrack e Mohammed Saif Al Sowadi, il consulente finanziario della Qatar Holding e responsabile del Fondo fusioni e investimenti del Paese arabo, hanno incontrato oggi i giornalisti ad Arzachena per tentare di spegnere le polemiche sul mega progetto Costa Smeralda 2 che, assicurano, non stravolgerà questo angolo di paradiso ma, al contrario, tenderà a esaltarne la bellezza.

"Sono stati dati  giudizi sommari, direi pregiudizi supportati dal nulla – ha chiarito Alberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, la 'capitale' della Costa Smeralda – Il progetto è ancora sulla carta e andrà costruito con la condivisione del territorio. Noi Enti locali siamo in grado di tutelare l'ambiente e prendere decisioni per il bene dei nostri figli. Nessuno può sminuire la nostra capacità di decidere per il nostro territorio: chi lo fa non attacca il Qatar, ma la nostra comunità".

Barrack ha cercato di spiegare meglio il progetto: "La Costa Smeralda è un diamante – ha detto – e al suo servizio si è messo il miglior gioielliere sulla piazza mondiale in grado di dare continuità a tutte le pietre preziose: siamo di fronte all'impegno a lungo termine del miglior gioielliere: ha creato 500 posti di lavoro negli ultimi 60 giorni e speso 60 milioni di euro per il restyling degli alberghi incaricando 52 imprese di Olbia e Arzachena".

Il magnate americano ha quindi rassicurato sulla piena collaborazione con il territorio. "Si stanno valutando con le autorità locali tutti i progetti possibili, ovviamente nel rispetto della legge". E le criticità legate ai vincoli del Piano paesaggistico regionale  "Questioni tecniche su cui stiamo lavorando", ha

risposto Barrack". Quanto all'ipotesi di un Acquapark nel paradiso naturale di Liscia Ruia, ha subito sgombrato il campo da equivoci: "Non so come si sia potuto parlare erroneamente di quella zona". E sul piano di riqualificazione dei 27 stazzi, sotto accusa per le proposte di trasformazione volumetriche, il consulente della Holding ha chiarito che è necessario stabilirne la funzione: "o lasciarli come sono e presentarle

come pietre sacre" oppure "come 50 anni fa si potrebbe reinterpretare in chiave moderna una cultura antica. Le nostre idee servono per aprire un dialogo, saranno poi i rappresentanti del sistema politico ad indicarci la strada. Così come esiste

il Billionaire – ha aggiunto Barrack -, con Briatore che ha creato in Costa un polo di attrazione del divertimento che ha contribuito alla fama dei luoghi, in modo analogo dobbiamo creare delle attrazioni per le famiglie e i giovani, sempre nel

rispetto della natura, dei luoghi e della cultura".