È convocata martedì alle 18 la Direzione nazionale del Pd in cui verrà decisa la composizione delle liste per le prossime elezioni Politiche. All’incontro parteciperà anche Graziano Milia, ex presidente della provincia di Cagliari, che promette battaglia: “Voterò contro qualsiasi proposta di lista che contenga anche un solo candidato esterno alla Sardegna”.
“La mia posizione è netta e senza possibilità di mediazione, se non quella di un/una capolista al Senato comunque riconducibile alla Sardegna, spiega Milia. “I motivi sono semplici e risiedono anzitutto nelle battaglie che ho sempre fatto a favore di un partito della Sardegna autonomo e federato con un patto ben chiaro con quello nazionale”.
“Sin qui la coerenza e la fedeltà ad un ideale nazionalitario – prosegue – ma aggiungo: a) la Sardegna sta vivendo un momento terribile con rapporti con lo Stato che mai hanno raggiunto così bassi livelli di intensità, ha, dunque, bisogno di una delegazione forte e coesa estesa a tutti i partiti per far valere le proprie ragioni e non può quindi permettersi di dare rappresentanza ad altre esigenze al di fuori delle proprie; b) l'unica ipotesi di mediazione che accetterei e che sopra ho indicato è subordinata all'impegno formale per l'approvazione, da subito, di una nuova legge elettorale per le Europee che regionalizzi i collegi, consentendo, non solo a noi per la verità, a tutte le regioni della Stato di avere la rappresentanza che le spetta in base al numero di abitanti”.
A chi lo accusa di aver nominato, come anche Renato Soru, nella giunte che ha guidato tecnici non sardi, L’ex presidente della provincia di Cagliari risponde: “Una cosa è far ricorso in organi di governo a tecnici esterni, altra affidare loro la rappresentanza politica in assemblee elettive.