and-ldquo-piccolo-caos-and-rdquo-a-sant-elia-con-la-residenza-artistica-di-marinella-senatore

 

Arte in progress a Sant'Elia: il quartiere cagliaritano in riva al mare diventa il fulcro di un “Piccolo Caos” (titolo provvisorio ma aperto su infinite possibilità) firmato da Marinella Senatore, filmmaker e artista di fama internazionale che inaugura il progetto triennale di residenze per ripensare, riscoprire e riqualificare gli spazi urbani, promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune in seno a Mondi Possibili – re-inventig the city. Una Cagliari mai vista e tutta da scrivere, con il coinvolgimento degli abitanti di tutti i quartieri, rivivrà sulla scena del Teatro Massimo di Cagliari e in un film (in tempo reale) su tutti i passaggi di un'avventura artistica e umana: “Piccolo Caos” è un “melodramma in tre atti” fatto delle storie e dei personaggi, reali o di fantasia, di una creazione collettiva e condivisa. L'idea che si intreccia alla rete dei Musei Civici aperti verso la città – con mostre che svelano i pezzi più preziosi delle collezioni pubbliche, troppo spesso nascosti allo sguardo – nel segno di un'indagine, una decodificazione e riappropèriazione dell'identità parte da uno dei rioni più suggestivi ma anche periferici, per catalizzare energie e saperi.

Segni e simboli dell'immaginario e tracce del vissuto per un modello di “arte urbana relazionale”: la sfera in cui si muove – non univocamente – l'opera di Marinella Senatore (tra i suoi lavori “ROSAS”, un'opera lirica pensata per lo schermo e realizzata da 20mila cittadini di Berlino, Madrid e Derby) include persone e luoghi, in uno scambio che privilegia insieme alle competenze memoria e emozioni. Nata a Cava dei Tirreni (Salerno), studi all'Accademia di Belle Arti a Napoli e di Cinematografia a Roma (oltre al diploma di violino al Conservatorio di Avellino) e ancora una laurea e un dottorato in Spagna – dove ha vissuto per sette anni – l'artista attualmente residente a Berlino ma con un'anima nomade e una vocazione alla ricerca che nasce e si plasma nei territori è stata scelta da Connecting Cultures e dalla critica e teorica delle arti visive Anna Detheridge per dar vita a un progetto “site specific” pensato per Cagliari e il quartiere di Sant'Elia.

“Piccolo Caos – melodramma in 3 atti” si propone come un work in progress, un'opera corale che nasce da una sollecitazione d'artista per diventare parte della vita e della memoria della città: l'antico borgo dei pescatori sarà il cuore di un lavoro che cercherà di cogliere le diverse anime del rione, grazie a una sinergia con le istituzioni e le associazioni, tra cui “Sant'Elia viva”. Un percorso di formazione – dalla scrittura della drammaturgia ai mestieri del cinema, per la realizzazione del film che documenterà i vari momenti fino alla mise en scène finale, dalla realizzazione di scene e costumi al lavoro dell'attore, la danza e il canto per gli interpreti del melodramma – culminerà nella doppia produzione teatrale e cinematografica. Ma il vero significato dell'opera è nel cammino, nell'incontro e lo scambio di saperi e competenze, di quel patrimonio di storie che appartengono alla comunità.

Marinella Senatore abiterà a Sant'Elia con la sua “troupe” (formata da allievi di precedenti progetti, quasi a sottolineare l'effetto a lungo termine di un intervento di arte urbana relazionale) da febbraio (dopo gli indispensabili studi preliminari, raccolta di dati, monitoraggio e mappatura del territorio: già dal suo arrivo, il 7 dicembre, sono iniziati gli incontri con le associazioni culturali e l'università, e naturalmente con le realtà presenti a Sant'Elia) e tra febbraio e marzo l'impresa entrerà nel vivo. Si cercherà di dar forma, in un eclettico laboratorio aperto alle varie arti e linguaggi, a una partitura scenica, e insieme con il coinvolgimento di artisti e gruppi isolani ma soprattuitto di cittadini, in un vero e proprio “casting” in cui negoziare disponibilità e offrire competenze, si costituiranno una crew tecnica e un ensemble artistico in funzione dell'allestimento dell'inedita creazione collettiva. Se poi “Piccolo Caos” avrà l'esito fortunato di “Rosas”  e dei lavori sulle miniere di Sicilia, questo sarà un valore aggiunto, un'occasione di visibilità per la città e la sua gente, un piccolo successo da aggiungere ai tanti riconoscimenti dell'artista ma condiviso con i suoi compagni di un viaggio che sta per iniziare sotto i migliori auspici.

Un primo passo (ma anche il secondo step di Mondi Possibili, dopo i “Dormienti” di Palladino) per trasformare il volto di Cagliari, o meglio per ri-conoscerte e riscoprire i molti volti e le tante voci di una realtà policentrica e complessa, già al centro dei programmi dell'Assessorato alla Cultura del Comune, e valorizzarne le risorse materiali e immateriali, prima fra tutte la creatività. Partendo dall'arte. T

occa al sindaco di Cagliari, giunto quasi al termine della conferenza stampa, sottolineare che “Piccolo Caos” di Marinella Senatore «si inserisce nel progetto di riqualificazione urbana dei diversi quartieri di Cagliari; ma a Sant'Elia forse non è sufficiente la riqualificazione urbana intesa come mero restyling architettonico». Nel rione convivono realtà contraddittorie: «la disoccupazione crescente, soprattutto tra i giovani, il disagio; c'è una scuola di eccellenza, tra le migliori della città ma anche un basso tasso di alfabetizzazione; un alto tasso di natalità e una popolazione molto giovane, un'alta presenza di bambini, che sottraggono Cagliari da un trend negativo» e soprattutto saranno uomini e donne di domani. Massimo Zedda ricorda che «Sant'Elia sorge in uno dei luoghi più belli della città, tra la spiaggia e i promontori, con siti archeologici e un patrimonio culturale importante». La riqualificazione del quartiere è una “scommessa” e una sfida da affrontare per restituire agli abitanti la loro dignità e libertà di scegliere il proprio destino, e «artisti e intellettuali sono la coscienza critica della società», capaci di cogliere e interpretare i segni, talvolta con forza profetica. Spetta a loro (insegnarci a) capire il presente e il passato e disegnare il futuro.

 

“Mondi Possibili re inventing the city nasce dall'idea che l'arte, la cultura e la creatività portino sviluppo e facilitino la riqualificazione – ha spiegato l'Assessore Enrica Puggioni – facilitando anche la lettura di diverse zone della città. Mondi possibili ci accompagnerà per tutta la consiliatura, aiutandoci nella revisione dei modelli culturali. Questa iniziativa fa parte del più ampio processo di espansione delle gallerie nella città, iniziato con le opere di Palladino che sono state il simbolo del ripensamento del giardino come museo e risponde agli obiettivi politici da noi indicati ovvero il coinvolgimento della cittadinanza, la valorizzazione delle professionalità del settore già presenti e la messa in rete delle risorse per la produzione e la formazione.”