Anfiteatro romano, ecco i soldi. La Giunta ha stanziato un milione e mezzo di euro per rimuovere tutta la legnaia. Dall’antica arena sono già stati rimossi la platea e il primo anello. E con questi nuovi fondi sarà possibile dire addio a secondo e terzo anello. “E potremo studiare una nuova soluzione per realizzare gli spettacoli nella struttura”, ha spiegato il primo cittadino Massimo Zedda, “che non saranno più i grandi eventi del passato, ma di minore portata”. Lo stanziamento è stato approvato questo pomeriggio dalla Giunta comunale ed è stato annunciato dal primo cittadino.
La legnaia, intervento “temporaneo e reversibile”, viene installata nel 2000. Si tratta di tribune in legno e acciaio (platea, palco, gradinate e vie di fuga) che ancora oggi coprono i ruderi del sito archeologico più importante della città. L’allestimento ha beneficiato di un finanziamento pubblico di 6,5 miliardi di vecchie lire, condizionato all’utilizzo per 5 anni, scaduti nel 2005. La gestione è affidata al Teatro lirico che mette la struttura nelle mani di Sardegna Concerti. Ma dopo i 5 anni il Comune non cede. Il Tar, il 24 febbraio 2006, dà ragione al Soprintendente per i beni archeologici che ne chiedeva la rimozione. Nel 2009 scatta l’indagine della procura sui concerti e nel 2010 il Comune annuncia un concorso di idee che finisce nel dimenticatoio.
Nel 2011 arriva Zedda e conferma la decisione di Floris di evitare i concerti in viale Sant’Ignazio. Partono invece i progetti e gli appalti per cominciare con lo smantellamento della struttura. A settembre i primi risultati con rimozione di platea e primo anello.