Gli anziani italiani (la popolazione tra i 65 e i 74 anni) sempre più spesso vivono da soli, sono affetti da almeno una patologia cronica e in qualche caso da obesità, non fumano ma, se uomini, sono maggiormente a rischio per quanto riguarda la dipendenza da alcol. I dati contenuti nel Libro Bianco 2012 "La salute dell'anziano e l'invecchiamento in buona salute: stato di salute, opportunità e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane", curato dall'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Roma.
In Sardegna. Il 43 percento di anziani ha una o più malattie croniche, con Umbria, Sardegna e Calabria ai primi posti per numero più alto di loro multicronici
Gli altri dati. La popolazione anziana è il 10,3% a cui va aggiunta quella molto anziana, oltre i 75 anni, che è pari al 10%: la regione più "vecchia" è la Liguria, mentre la Campania è quella dove il processo di invecchiamento è in fase meno avanzata. Oltre un anziano su quattro vive da solo, con una netta prevalenza delle donne sugli uomini: solo il 15,1% degli uomini over 65 infatti vive solo, mentre la percentuale tra le donne sale al 38%. L'aspettativa media di vita è di circa 84 anni nella popolazione femminile e di 78 per quella maschile, con le Marche che in entrambi i casi risultano essere la regione più longeva.
L'assidtenza. In termini di assistenza e cura è la famiglia ad essere il perno:le persone di 65 anni e oltre che si dichiarano soddisfatte delle loro relazioni familiari sono in media l'85,6%. "I dati evidenziano un quadro complessivamente buono dello stato di salute degli anziani, ma sottolineano importanti differenze, oltre che a livello regionale, anche tra generi e classi di età, soprattutto per quanto riguarda gli stili di vita e i comportamenti, ma anche l'accesso e l'utilizzo dei servizi" ha spiegato Walter Ricciardi, direttore dell'Osservatorio sulla salute nelle regioni italiane del Policlinico Gemelli