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Il primo passo verso un posto di lavoro in Amazon consiste nel saper distinguere dalla spam un'e-mail dall'oggetto misterioso: “Kenexa Online test”.

La multinazionale nata a Seattle, patria della musica grunge e del più grande store online di libri, dischi ed elettronica, avrà pure da qualche parte i suoi cacciatori di teste, pronti a decimare l'esercito di candidati che in questi giorni sommergono di curriculum il sito. Ma il grosso della scrematura è affidato a un software selezionatore, uno spietato cacciatore virtuale che ha il compito di fare piazza pulita degli aspiranti lavoratori, con  raffiche di domande a risposta multipla. La necessità di cestinare molte candidature è diventata ancora più urgente da quando Renato Soru ha dato notizia, nemmeno una settimana fa, dell'apertura di una nuova sede Amazon a Cagliari, prevista per gennaio. La sezione “Lavora con noi” del sito è stata preso d'assalto: in pochi giorni si è registrata un'impennata di nuovi career profile, gli account personali che è necessario creare per poter inoltrare il proprio curriculum. L'azienda americana, a quanto risulta, non è stata felice della fuga di notizie e al momento ricerca solo figure manageriali.

Venti domande in venti minuti. È così che Amazon affida la preselezione di futuri dirigenti o analisti finanziari al software Kenexa. L'e-mail che contiene il link al test online arriva pochi giorni dopo la presentazione della candidatura, ma non è scontata. Se ci si candida a un ruolo di supermanager con un curriculum di poche pretese, arriva infatti soltanto una lettera in inglese: “Le sue specializzazioni sono considerevoli, ma abbiamo deciso di puntare su altri candidati per questo ruolo. Conserveremo la sua registrazione e se si aprirà una nuova opportunità di lavoro, la contatteremo”. Insomma, grazie, le faremo sapere.

Se invece la casella di posta riceve l'e-email dal mittente uksupport@​kenexa.com (e se non la si cestina subito come posta indesiderata) significa che almeno una speranza c'è. “Sei stato invitato da Amazon a completare un test online entro i prossimi cinque giorni”. Il questionario era stato preannunciato, a sua volta, da un'altra e-mail, spedita il giorno prima dalle reclutatrici della sede di Milano. Queste spiegavano che le analytical skills – la capacità di risolvere problemi complessi e prendere decisioni in breve tempo – sono molto importanti per i ruoli che Amazon vuole coprire nel suo organico. Raccomandavano anche di avere con sé una calcolatrice portatile durante i venti minuti del test. C'era già abbastanza per scoraggiare chiunque si fosse candidato senza avere troppa confidenza con l'economia aziendale e la matematica.

La mail del provider Kenexa contiene un link personalizzato che conduce alle venti domande. Sono tutte in inglese. Le prime cinque o sei sono una sorta di “palestra”, un esercizio per prendere confidenza con il test e senza alcun valore per la selezione. Poi inizia il countdown e il candidato si ritrova a giocarsi la carriera con la media di un minuto a disposizione per ogni domanda. Ci sono cinque risposte possibili (a, b, c, d, e) e una sola è quella giusta.

Chi già sognava di occuparsi, di lì a breve, della gestione degli stock di libri, dischi e dvd per tutta Italia, va a sbattere invece di fronte a un muro di barili di gasolio e cherosene, diagrammi, osservazione degli indici di produttività. Di questo infatti trattano le domande: se la tale azienda di carburanti ha prodotto in un anno tot milioni di barili, a quanto ammonta la produzione di gasolio, considerando il grafico “a torta” (un diagramma circolare) mostrato dal test? Il candidato deve precipitarsi sulla calcolatrice e ricavare percentuali, quantità di barili o milioni di dollari, a seconda della domanda. Via via i test diventano più difficili: in pochi secondi si deve confrontare lo sviluppo di quattro o cinque aziende diverse nel corso degli ultimi cinque anni, e trarre una serie di indicazioni: calcolare in quale biennio la crescita è stata maggiore, o in quale settore è stato assunto più personale. Pane per i denti di un manager. Per tutti gli altri che si sono improvvisati tali, non resta che affidarsi alla fortuna e cliccare su una risposta a caso.

E quelli che più modestamente ambiscono solo a un posto da addetto alle vendite, da operatore di call center, uno dei 600 lavoratori che secondo Soru saranno presto assunti da Amazon a Cagliari? Per adesso nessun test di selezione, né offerta di lavoro: il loro futuro sarà forse deciso anche da uno dei nuovi manager che avranno risposto bene alle venti domande del quiz.