Il giudice monocratico del Tribunale di Oristano Enrica Marson ha rigettato l'eccezione di incostituzionalità presentata dall'avvocata Cristina Puddu a proposito della formula "reato estinto per morte del reo" con la quale è stato chiuso oggi il processo per false attestazioni nella richiesta di gratuito patrocino contro Doddore Meloni, il leader indipendentista di Terralba morto in stato di detenzione il 29 giugno all'Ospedale santissima Trinità di Cagliari dopo 67 giorni di sciopero della fame.
La questione è stata dichiarata non fondata e ora l'avvocata Puddu valuterà la possibilità di impugnare l'ordinanza. Già la scorsa settimana aveva comunque anticipato che in caso di rigetto, l'istanza sarebbe stata comunque riproposta in ognuno dei numerosi procedimenti ancora aperti a carico del fondatore e primo presidente della Repubblica indipendente di Malu Entu.
Secondo l'avvocata Puddu la definizione di "reo" utilizzata nei confronti dell'imputato senza che alcuna sentenza lo abbia mai dichiarato colpevole è lesiva della dignità garantita, almeno formalmente, dalla Costituzione ad ogni cittadino che deve, invece, essere riconosciuto come innocente fino alla condanna definitiva.