Continua a salire il numero dei morti tra gli sciiti colpiti da un terribile duplice attentato in un affollato mercato e vicino a una stazione di autobus a Parachinar, nel territorio tribale della Kurram Agency, al confine con l’Afghanistan. Fonti militari e sanitarie hanno riferito che il numero delle vittime è salito a 67 mentre negli ospedali sono ricoverate più di 300 persone, numerose in gravissime condizioni.
Con quest’ultimo bilancio, sale a più di cento il numero delle persone uccise in meno di 24 ore in Pakistan, colpito anche a Quetta, capoluogo del Baluchistan (25 morti) e a Karachi (4 funazionari di polizia uccisi).
L’attentato di Parachinar è stato rivendicato dal movimento talebano anti-sciita pachistano Lashakar-e-Jhangvi Al-Alami (Lej-Alami). Gli attacchi di Quetta e di Karachi invece erano stati rivendicati dal movimento radicale talebano Jamaat il Ahrar.