“Lo stringato, ed incompleto, comunicato stampa della nostra Direzione Generale la dice tutta sulla distanza ormai incolmabile che separa i vertici dal personale che vive e lavora sul territorio, esposto ad ogni genere di rischi e soggetto a potenziali ritorsioni”. Lo afferma Ignazio Masala, segretario generale del sindacato Fenders-Safor, in merito all’inchiesta sulla Fluorsid da parte del Nucleo Investigativo Provinciale di Cagliari del Corpo Forestale della Regione Sardegna, che ha decapitato i vertici dell’azienda accusati di associazione a delinquere e disastro ambientale.
“In un Corpo normale un'azione così eclatante come l'operazione Fluorsid avrebbe immediatamente dato luogo ad una conferenza stampa per far conoscere ai cittadini il lavoro svolto dagli uomini e dalle donne del Corpo Forestale Sardo, in difesa della nostra terra. Così operano tutte le forze di polizia e i Vigili del Fuoco, ma anche qualsiasi ente od organizzazione che si rispetti”, afferma Masala.
“In un Corpo normale il personale verrebbe pubblicamente encomiato…ma noi non siamo un Corpo normale. La bravura e lo spirito di sacrificio non meritano lode – dice Masala con sottile ironia – , e la tanto decantata meritocrazia sfuma di fronte alle operazioni d'intelligence. Siamo più apprezzati nell'opzione estiva di operai di lotta e in quella da bassa stagione di addetti allo svuotamento cantine o all'emergenza neve”.