Emmanuel Macron, presidente eletto, al fianco di Francois Hollande, presidente uscente, all'Arco di Trionfo, per l'omaggio al milite ignoto in questa giornata del 72/o anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Il passaggio di poteri si svolgerà domenica. Il neopresidente francese andrà in Germania per la sua prima visita all'estero. Anche Hollande, nel 2012, scelse Berlino come prima visita all'estero.
Emmanuel Macron 66,1%, Marine Le Pen 33,9%: questi i risultati definitivi delle presidenziali. Macron ha raccolto 20.753.704 voti, Le Pen 10.643.937 voix. L'astensione è stata del 25,44%, mentre 3,01 milioni di francesi hanno votato scheda bianca e 1,06 milioni sono stati i voti nulli. Macron ha fatto il pienone a Parigi, conquistando l'89,68% dei consensi e 849.251 voti, contro i 97.770 dell'avversaria, che si è dovuta accontentare del 10,32%. Le Pen conquista solo due dipartimenti: l'Aisne con il 52,91% (47,09% per Macron) e il Pas-de-Calais con il 52,05% (47,95% per Macron). Ad Hénin-Beaumont, suo feudo, Le Pen ha raggiunto il 61,56% dei voti.
E c'è la prima manifestazione contro il neoeletto presidente: il collettivo 'Front social', che riunisce associazioni, studenti, disoccupati e sindacati, tra cui la Cgt, si è dato appuntamento in place de la République per la "prima battaglia comune" dell'era Macron. "Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Repubblica. Mobilitiamoci sin d'ora per dimostrargli che la piazza vuole farsi sentire e vuole combattere i suoi progetti di regressione sociale", si legge nell'appello del collettivo rivolto allo schieramento del 'né Macron, né Le Pen'. Alcune migliaia di persone si sono radunate nella piazza parigina rispondendo all'appello del collettivo Front Social per manifestare contro le politiche "ultra-liberali" del presidente eletto. Nella piazza un massiccio dispositivo di sicurezza, con decine di furgoni della polizia e agenti in tenuta antisommossa che hanno perquisito borse e zaini agli accessi e nelle strade adiacenti. Due fermate della metropolitana sono state chiuse. Sventolano diverse bandiere e striscioni, da quella del sindacato Cgt, ai Sans Papiers, dal movimento Nuit Debout presente con un suo coro che intona Bella Ciao e Bandiera rossa, ai sostenitori di Jean-Luc Mélenchon che mettono Macron "sotto tutela" in vista delle legislative di giugno.
Macron in tarda serata è arrivato sulla piazza del Louvre, nel cuore di Parigi, per parlare ai militanti che lo attendevano per festeggiare il trionfo nel voto presidenziale. Ad accoglierlo le note della nona sinfonia di Beethoven, l'inno alla gioia, che è anche l'inno europeo.