E' un voto blindato quello di domani in Francia per il primo turno delle presidenziali, a tre giorni dall'attacco sugli Champs-Elysées a una pattuglia della polizia. Lo conferma una circolare segreta dei servizi francesi, pubblicata in esclusiva dal quotidiano Le Parisien.
Nella nota "confidenziale", al primo posto fra i rischi previsti c'è "la minaccia jihadista, costante e sostanziale".
Per questo, nei seggi, considerati i luoghi più vulnerabili domani, si definisce "indispensabile la presenza della polizia all'apertura", con un contatto permanente anche "nelle prefetture e nei luoghi di spoglio". Per avere uomini a sufficienza sono stati predisposte "restrizioni nei permessi" di polizia, gendarmi e militari. Altro rischio previsto, "violenze urbane per raduni più o meno importanti dopo l'annuncio dei risultati". Infine, incombe la minaccia informatica, in vista della quale è stato "rafforzato" lo scudo anti-hacker del ministero dell'Interno.