In Evidenza Sanità, commissari decaduti: Cappellacci porta il caso in Parlamento

Sanità, commissari decaduti: Cappellacci porta il caso in Parlamento

Interrogazione parlamentare dopo la sentenza della Consulta e la decadenza dei commissari delle aziende sanitarie

Un’interrogazione urgente al ministro della Salute per chiedere una verifica immediata sul rispetto dei Livelli essenziali di assistenza in Sardegna. A presentarla è Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera, che accende i riflettori in Parlamento sullo stato della sanità isolana dopo il terremoto istituzionale innescato dalla recente sentenza della Corte costituzionale.

L’ex governatore fa riferimento al caos amministrativo esploso alla vigilia di Natale, quando la pronuncia della Consulta sui commissari straordinari ha costretto la direzione dell’assessorato regionale della Sanità a dichiarare la decadenza dei vertici delle aziende sanitarie. Una situazione che, secondo Cappellacci, ha prodotto “un vuoto di governance senza precedenti, con aziende sanitarie prive di una guida pienamente legittimata, catene decisionali incerte, atti esposti al rischio concreto di annullamento o nullità”.

Un quadro che, a suo avviso, non rappresenta un’ipotesi teorica ma “uno scenario reale e prevedibile”, destinato ad aggravare criticità già strutturali del sistema sanitario regionale, minando così i Livelli essenziali di assistenza. “Con l’interrogazione chiedo al Ministro se sia a conoscenza della situazione, se intenda rafforzare le verifiche sui Lea e quali iniziative urgenti intenda assumere per prevenire una compromissione del diritto alla salute. È doveroso chiarire che, qualora il caos amministrativo dovesse tradursi in una violazione dei Lea, si aprirebbe un problema costituzionale, con l’eventuale attivazione degli strumenti di tutela previsti dall’ordinamento”.

Cappellacci conclude avvertendo che “se si arriverà a misure straordinarie, non sarà una scelta politica del Governo, ma la conseguenza di un fallimento annunciato della gestione regionale”.

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