In Evidenza Bando Sta.Bile, è scontro tra Regione e consulenti del lavoro

Bando Sta.Bile, è scontro tra Regione e consulenti del lavoro

Dalla Consulta regionale accuse di caos e improvvisazione, l’assessora Manca difende le scelte e conferma la scadenza del 29 dicembre

Il bando regionale Sta.Bile, pensato per favorire l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari, continua a far discutere e si trasforma in un vero caso politico e tecnico. Arriva una dura presa di posizione della Consulta regionale dei consulenti del lavoro della Sardegna insieme all’Associazione nazionale consulenti del lavoro-sindacato unitario regionale.

L’attacco

In una nota dai toni severi, i professionisti denunciano una “successione disordinata di scadenze, rettifiche, chiarimenti e correzioni, che ha generato un clima di incertezza continua per imprese, lavoratori e professionisti incaricati di dare attuazione alla misura”. Secondo la Consulta, la scelta iniziale di collocare le scadenze nel mese di dicembre, periodo già sovraccarico di adempimenti fiscali e contributivi, “ha creato difficoltà evidenti e prevedibili”.

Particolarmente grave, secondo i consulenti, sarebbe stato anche l’annullamento in autotutela del bando per un errore tecnico, seguito dalla ripubblicazione e dalla fissazione di una nuova scadenza al 29 dicembre, in pieno periodo festivo. Una decisione che, a loro giudizio, confermerebbe una “gestione scollegata dalla realtà operativa di studi professionali e aziende”. Le numerose rettifiche successive avrebbero inoltre introdotto ulteriori elementi di incertezza, costringendo operatori e imprese a continui adeguamenti in corsa.

Nel mirino finisce anche il meccanismo del click day, definito uno strumento “ampiamente contestato e poco condiviso” dagli addetti ai lavori. La critica finale è netta: “errori organizzativi e scelte tecniche discutibili” non dovrebbero ricadere su chi opera quotidianamente per garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche.

La replica

Alle accuse replica l’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca, che difende l’operato dell’Amministrazione e chiarisce le motivazioni delle scelte adottate. Secondo l’esponente della Giunta, “le finestre del 19 e del 22 dicembre” sarebbero state individuate proprio “per rispondere alle richieste dei consulenti del lavoro, che avevano chiesto più tempo rispetto alle scadenze iniziali”. Tuttavia, ulteriori rinvii non sarebbero possibili a causa del vincolo della retrodatazione dell’efficacia del bando al primo giugno 2025. “Questo vincolo non consente in alcun modo di andare oltre: un ulteriore slittamento renderebbe l’intervento non conforme alla normativa in materia di aiuti di Stato”.

L’assessora conferma che il 19 dicembre si è verificato un problema informatico, nonostante l’esaurimento delle risorse disponibili, mentre la finestra del 22 dicembre si è svolta regolarmente, con il plafond esaurito anche in quell’occasione. Proprio per garantire un’ulteriore opportunità e non creare disparità di trattamento, la Regione ha deciso di riaprire la procedura il 29 dicembre: “Nel segno della massima trasparenza possibile e per non creare disparità di trattamento tra chi ha già presentato domanda il 22 dicembre e chi potrà farlo in questa nuova riapertura”.

Quanto al click day, Manca ribadisce che si tratta di una “scelta obbligata“, legata alla natura dello sportello e alla limitatezza delle risorse, spiegando che una valutazione delle domande rallenterebbe eccessivamente l’erogazione dei benefici. Pur riconoscendo le difficoltà segnalate dalla categoria, l’assessora conclude confermando la scadenza del 29 dicembre: “Un rinvio ulteriore non può essere accolto, anche in relazione ai limiti legati alla concessione degli aiuti in regime de minimis per il 2025”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it