Regione 41-bis in Sardegna, Meloni: “Preferenza aree insulari votata dal centrodestra”

41-bis in Sardegna, Meloni: “Preferenza aree insulari votata dal centrodestra”

"Fratelli d'Italia si unisca alla battaglia per difendere il futuro di una Sardegna libera e prospera", aggiunge il senatore del Pd

Crediti foto: Ansa

Il senatore del Partito Democratico Marco Meloni interviene con una nota ufficiale per esprimere il proprio dissenso riguardo alla gestione dei detenuti in regime di 41-bis in Sardegna, replicando duramente alle recenti dichiarazioni del deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda. Meloni manifesta perplessità per l’atteggiamento di Deidda, scrivendo: “Leggo con stupore che, mentre la società e la politica sarda si mobilitano con spirito unitario di fronte al rischio di un trasferimento di massa nella nostra isola dei criminali più pericolosi d’Italia, detenuti in regime di 41-bis, il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda si sente in dovere di rassicurarci: evidentemente in possesso di informazioni che il ministero nega da mesi agli altri parlamentari, ci spiega che “non appena possibile” da via Arenula verrà fatta chiarezza (aspetta e spera)”.

Il senatore critica la visione di Deidda secondo cui la riorganizzazione carceraria non sarebbe motivo di allarme, poiché mirerebbe ““solo” assicurando che in ossequio alle norme vigenti i detenuti pericolosi siano “rigorosamente separati” dal resto della popolazione carceraria”. Meloni accusa inoltre il collega di aver censurato l’assessora Rosanna Laconi per aver reso pubbliche le strategie del Ministero, rimaste a lungo nell’ombra e confermate solo recentemente dal sottosegretario Delmastro. Il piano prevede di raggruppare i detenuti sottoposti al carcere duro in sette strutture ““esclusivamente dedicati””, tre delle quali situate proprio nell’Isola (Sassari, Nuoro e Cagliari Uta), in linea con una normativa che suggerisce la permanenza di tali soggetti ““preferibilmente in aree insulari””.

Marco Meloni ricorda che tale indirizzo normativo risale al 2009 e invita tutte le forze politiche a una mobilitazione congiunta per chiederne la cancellazione, definendola una condanna ingiustificata per il territorio sardo, esposto così a gravi rischi di infiltrazioni mafiose. Tuttavia, il senatore rileva come questa unità manchi proprio in Fratelli d’Italia e richiama l’attenzione sulle origini legislative di tale scelta, approvata all’epoca dal centrodestra nonostante il voto contrario del centrosinistra.

Concludendo la sua nota, Meloni esorta Deidda a verificare i resoconti delle votazioni parlamentari del maggio e luglio 2009: “Invito l’onorevole Deidda, oltre che a unirsi alla nostra battaglia per difendere il futuro di una Sardegna libera e prospera, a consultarlo: troverà molti esponenti, anche sardi, della sua parte politica, a partire dall’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.

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