Province Sassari Pronto Soccorso Sassari, grosso afflusso da pazienti con lievi problematiche

Pronto Soccorso Sassari, grosso afflusso da pazienti con lievi problematiche

"Molti anziani che accedono per problematiche non urgenti possono essere costretti ad attese prolungate", dichiara L'Aou

Crediti foto: Aou Sassari

Il Pronto Soccorso di Sassari sta registrando un afflusso massiccio di pazienti della terza età. Le statistiche interne rivelano che quasi un terzo degli utenti ha superato i 75 anni e, per oltre il 50% di essi, le ragioni del ricovero sono legate a disturbi di lieve entità. Tali condizioni potrebbero trovare soluzioni assistenziali più efficaci e rapide attraverso i canali della medicina territoriale, evitando il sovraccarico ospedaliero.

L’Azienda Ospedaliero Universitaria ha lanciato un appello per sensibilizzare la popolazione a un uso consapevole delle strutture di emergenza, sottolineando che “È importante sapere, infatti, che il Pronto Soccorso non è sempre il luogo più sicuro per una persona anziana”. L’Aou quindi “richiama l’attenzione di cittadini, familiari e caregiver sull’importanza di un utilizzo appropriato del Pronto Soccorso, nell’interesse sia delle persone fragili sia dell’intero sistema di emergenza-urgenza”.

La direzione sanitaria chiarisce che “Il Pronto Soccorso è strutturato per affrontare eventi improvvisi e gravi, condizioni acute e tempo-dipendenti come infarti, ictus, traumi maggiori o gravi difficoltà respiratorie”. Trattandosi di “un ambiente ad alta intensità assistenziale, spesso affollato e rumoroso, in cui le priorità di intervento vengono stabilite attraverso il triage, che valuta la gravità clinica e non l’ordine di arrivo”, il rischio per i soggetti fragili è quello di andare incontro a lunghe attese.

L’azienda sottolinea inoltre che “Molti anziani che accedono per problematiche non urgenti possono essere costretti ad attese prolungate. Nonostante l’impegno costante degli operatori sanitari, la permanenza per ore su una barella o su una sedia, in un contesto disagevole, può comportare rischi significativi”. Con l’arrivo della stagione fredda, molti sintomi sono riconducibili a stati influenzali che non richiedono cure ospedaliere: “In questo periodo, molte condizioni come la febbre sono frequentemente legate a virosi stagionali o influenzali che, nella maggior parte dei casi, si risolvono con riposo, adeguata idratazione e terapia sintomatica. In tali situazioni, il ricorso al Pronto Soccorso risulta spesso inutile e, talvolta, può esporre l’anziano a rischi evitabili”.

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