La Sardegna ambisce a trasformarsi in una destinazione di riferimento per il turismo nautico nel Mediterraneo grazie a un ambizioso progetto infrastrutturale. Il Piano regionale della rete della portualità turistica, presentato oggi a Sassari dalla Presidente Alessandra Todde e dall’assessore ai Lavori pubblici Antonio Piu, prevede un significativo salto qualitativo e quantitativo nell’offerta portuale.
L’obiettivo principale è colmare il divario infrastrutturale con la media nazionale, aumentando la dotazione di posti barca lungo le coste. Si prevede l’aggiunta di circa 4.000 nuovi posti barca, che saranno creati attraverso la realizzazione di sei nuovi porti che andranno a integrare la rete esistente e di tredici nuove strutture portuali, ciascuna con una capacità minima di 200 unità.
Un punto cardine del Piano è la creazione di un circuito di navigazione turistica lungo l’intera costa, garantendo un’alta qualità dei servizi. L’intento è assicurare la presenza di un porto turistico (o di un punto di ormeggio e riparo sicuro) almeno ogni 20 miglia nautiche, offrendo così agli utenti alti standard di comfort e una copertura omogenea su tutto il litorale isolano.
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