Notizie Approfondimenti La scomparsa di Martina Lattuca, tutto ciò che non torna sulla vicenda

La scomparsa di Martina Lattuca, tutto ciò che non torna sulla vicenda

I parenti della 49enne contestano la pista del gesto volontario e sollevano dubbi sulla ricostruzione degli ultimi movimenti

La scomparsa di Martina Lattuca, 49 anni, continua a essere avvolta nel mistero. Nessun corpo è stato ritrovato e anche la possibilità che sia ancora viva resta aperta. A distanza di settimane, la famiglia respinge con fermezza l’ipotesi di un incidente o di un suicidio, ritenute finora le piste più probabili, e mette in fila una serie di incongruenze che, a loro dire, rendono impossibile credere alla versione circolata fino a questo momento.

Incongruenze

Innanzitutto la telecamera che si diceva aver ripreso Martina per l’ultima volta. Secondo quanto riferiscono i familiari, questa non inquadrerebbe affatto l’accesso al sentiero della Sella del Diavolo, nonostante sia stato riferito che la donna avrebbe imboccato proprio quel percorso.

I dubbi si estendono ai dettagli legati agli oggetti ritrovati. L’ombrello, che Martina avrebbe aperto per ripararsi dalla pioggia prima di un ipotetico gesto estremo, sarebbe stato richiuso con cura e riposto nello zaino. Un comportamento del tutto sconnesso con un impellente bisogno di togliersi la vita.

Lo stesso vale per il presunto lancio nel vuoto: per raggiungere quel punto, spiegano, avrebbe dovuto superare tratti scivolosi e aggirare spuntoni di roccia. Si tratta di un percorso che incute timore perfino agli escursionisti più preparati, che arrivano a certi punti con un’attrezzatura professionale, non certo con abiti da passeggio. Addirittura sarebbero stati gli stessi uomini del Soccorso Alpino a descrivere le difficoltà di arrivare nel percorso che secondo le indagini avrebbe intrapreso Martina. Stiamo parlando quindi di una commessa che avrebbe effettuato un’escursione complessa anche per un reparto d’élite, oltretutto con la pioggia.

E poi le scarpe della donna, ritrovate intatte, una dopo ventiquattro ore, l’altra dopo 5 giorni. Scarpe integre, senza i segni di un percorso difficile, che come detto il Soccorso Alpino affronta con attrezzature particolari, tra cui scarponi appositi. Perplessità anche di fronte allo zainetto ritrovato integro dopo un presunto volo di oltre 70 metri, con tutto il contenuto all’interno e le cinghie ancora fissate. E ancora, la famiglia sottolinea l’anomalia del cellulare che avrebbe agganciato un ripetitore distante 7 chilometri dall’ultimo punto in cui la donna è stata ripresa, nonostante l’area sia ricca di antenne molto più vicine.

Il profilo di Martina

Si è parlato anche di uno stato depressivo “cronico”, ma i familiari non hanno riscontro su questo e, anzi, dichiarano di non aver mai notato segnali in tal senso e di aver chiesto già nelle prime 24 ore l’acquisizione di tabulati, celle telefoniche, video e testimonianze, convinti che si dovesse scavare altrove.

Martina viene anche descritta come timida, prudente, poco incline ai rischi, senza esperienza di trekking e impaurita dai percorsi difficili. Perché si sarebbe dovuta avventurare in quella zona di Calamosca? Per questo appare incomprensibile, secondo la famiglia, credere che abbia deciso di percorrere proprio un tratto così impegnativo prima di mettere fine alla sua vita o solo per il gusto dell’avventura.

Sulla depressione, è però anche vero che spesso non da modo a chi sta intorno di accorgersi di un imminente gesto estremo. Ma Martina viene descritta come una madre affettuosa, sempre attenta agli altri, timorosa di ferire chiunque: difficile credere che avrebbe deciso volontariamente di allontanarsi, né tantomeno di finire sulle cronache lasciando dietro di sé domande e dolore per i suoi cari.

Indagini

Le ricerche di Martina restano ferme e non ci sono novità sulla sua sparizione, né alcun indagato. Le dichiarazioni rese pubbliche dalla cugina e dalla sorella squarciano il silenzio che nelle ultime settimane era calato sulla vicenda. Sono tanti i punti che non tornano e ora ci si domanda: Martina è da cercare sulla Sella del Diavolo? Ma soprattutto: Martina è viva?

Al momento sembra esserci calma piatta sul fronte indagini, ma attenzione, perché già in passato si è assistito a silenzi degli inquirenti seguiti da clamorosi risvolti. Intanto c’è una famiglia che non smette di cercare la verità.

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